REGGIO CALABRIA Filt-Cgil e Fit-Cisl, in una nota, «esprimono profonda soddisfazione per la riuscita del sit-in all’aeroporto dello Stretto contemporaneamente allo sciopero nazionale di 24 ore proclamato unitariamente dalle sigle confederali».
«Durante il sit-in – proseguono i sindacati – si è affermato che in questi ultimi vent’anni il settore del trasporto aereo ha vissuto una fase caratterizzata da una parte da una costante crescita del numero dei passeggeri e del numero dei voli, e dall’altra una sempre maggiore crisi delle imprese della filiera del trasporto aereo con un proliferare di situazioni fallimentari, come successo per la compagnia Alitalia e anche per tante società di gestione come la Sogas a Reggio Calabria e la Sagas a Crotone. La fase conclusiva della procedura di amministrazione straordinaria del Gruppo Alitalia è alle porte, e nulla lascia presagire, al di là delle dichiarazioni di intenti, che essa si chiuda senza impatto sul fronte del lavoro, in termini di esuberi di lavoratori e lavoratrici e di tagli al costo del lavoro sia per i dipendenti diretti della Compagnia che delle Imprese dell’indotto; in particolare Alitalia, che in Calabria ha dipendenti solo nello scalo reggino, va difesa e rafforzata razionalmente, tutelando per quanto ci riguarda i posti di lavoro dei 41 dipendenti e il loro salario. Per questo abbiamo profondamente criticato l’ultimo provvedimento del Governo relativo al Fondo di solidarietà del trasporto aereo attraverso il quale si riduce nel tempo e nella quantità economica la destinazione delle addizionali comunali dei diritti di imbarco verso il Fondo che è servito a garantire il salario di migliaia di lavoratori, fra cui quelli della ex Sogas. Lo sciopero ha avuto come momento centrale il rinnovo del contratto nazionale di settore, il contrasto al dumping contrattuale con la previsione che il contratto nazionale sia riferimento retributivo e normativo per tutti. Anche alla Sacal vi è stata una buona partecipazione al sit-in. Ma nello scalo reggino, come era già noto, è impossibile avere una buona partecipazione allo sciopero perché i lavoratori contingentati per i servizi minimi e quindi precettati coincidono quasi per intero con la totalità degli assunti. Anche per questo motivo Filt-Cgil e Fit-Cisl, chiedono in via ultimativa la convocazione di una riunione urgente con la Sacal per affrontare tutti i nodi dello scalo reggino ed anche di quello di Crotone per riproporre tutte le criticità a cominciare dal passaggio da part-time a full-time di tutti i lavoratori, la trasformazione dei lavoratori assunti con contratto interinale e corrette relazioni industriali».
«In assenza di tale convocazione, e quindi del perdurare del disinteresse di Sacal – concludono i sindacati – chiederemo incontro all’Enac per sottoporre questa incresciosa situazione che, per altro, vieta ai lavoratori dell’aeroporto dello Stretto il diritto allo sciopero, costituzionalmente previsto e tutelato».
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