REGGIO CALABRIA Due giovani – Leandro Stillitano, 21 anni, e Antonino Labate, 24 anni – sono stati arrestati dagli agenti della Questura di Reggio Calabria con l’accusa di rapina aggravata in concorso, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, nonché per porto di armi od oggetti atti a offendere. La misura è stata emessa dal gip al termine delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal procuratore Giovanni Bombardieri.
I FATTI I fatti risalgono all’11 gennaio scorso e sono stati ricostruiti dagli investigatori della Squadra mobile sotto le direttive del procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e del sostituto procuratore Nicola De Caria. Secondo l’accusa, alle 19,45 di quel giorno, Labate e Stillitano, armati rispettivamente di pistola e di un coltello a lama lunga di grosse dimensioni, erano entrati all’interno del supermercato “Crai” situato in via Reggio Campi, a Reggio Calabria. Il market era affollato di clienti quando i due, minacciando i cassieri, avrebbero messo a segno una grave rapina, asportando il denaro e lo stesso registratore di cassa: il bottino è stato di oltre 2mila euro.
LA DINAMICA Grazie alle immagini riprese dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale, gli agenti hanno ricostruito la dinamica della rapina. Per la Procura, Labate avrebbe puntato più volte la pistola contro un dipendente, mentre Stillitano, sotto la minaccia del coltello, si sarebbe impossessato del bottino. Determinante, per la ricostruzione dei fatti, è stata l’attività della Squadra Mobile che, attraverso il minuzioso esame delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza del punto vendita ed estrapolate dalle telecamere presenti in tutte le strade adiacenti all’esercizio commerciale, ha potuto ricostruire la rapina e individuare i presunti responsabili.
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