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Proteste durante la partita, squalificato fino al 2020 il presidente del Catanzaro

Floriano Noto è stato inibito a svolgere ogni attività in seno alla Figc fino a giugno 2020. Provvedimento anche per il direttore sportivo e il preparatore atletico

Pubblicato il: 23/05/2019 – 20:48
Proteste durante la partita, squalificato fino al 2020 il presidente del Catanzaro

CATANZARO Squalificato fino al 30 giugno 2020 e ammenda di 10mila euro. Guai sportivi per il presidente del Catanzaro, Floriano Noto, che durante la partita contro la Feralpi Salò – che ha portato all’eliminazione della squadra calabrese – «si introduceva nel recinto di gioco, in prossimità dell’area occupata dal quarto ufficiale di gara, a gioco in svolgimento tenendo un comportamento irriguardoso e offensivo nei confronti dello stesso; al termine della gara si introduceva sul terreno di gioco raggiungendo l’arbitro al centro del campo al quale rivolgeva frasi gravemente offensive con atteggiamento minaccioso. Allontanato dalle forze dell’ordine, vincendo la resistenza degli agenti, si introduceva anche fino ai locali antistanti gli spogliatoi reiterando il proprio comportamento», è la ricostruzione del giudice sportivo che ha comminato una squalifica fino al 31 dicembre 2019 e un’ammenda di 3.500 euro anche per Pasquale Logiudice, direttore sportivo del Catanzaro, «perché, al termine della gara, si introduceva pur non essendo autorizzato perché non in distinta, nei locali antistanti gli spogliatoi proferendo pesanti insulti nei confronti del direttore di gara e successivamente colpiva con pugni la porta degli spogliatoi riservati alla terna arbitrale». Squalificato per una gara e ammenda di 500 euro per il preparatore atletico Giuseppe Tallotta «per comportamento minaccioso nei confronti di calciatori della squadra avversaria». Infine 4000 euro di multa per la società «perché propri sostenitori, durante la gara, introducevano e accendevano vari fumogeni uno dei quali veniva lanciato nel recinto di gioco, senza conseguenze; perché persona non identificata ma riconducibile alla società, si introduceva e sostava nel recinto di gioco, in prossimità dell’area occupata dal quarto ufficiale di gara, a gioco in svolgimento, proferendo frasi offensive nei confronti di quest’ultimo».

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