LAMEZIA TERME Cresce, anche se solo di pochissimo, l’affluenza alle urne in Calabria rispetto alle ultime Europee, ma la regione si conferma fanalino di coda in Italia. Secondo i dati forniti dal Viminale, alle 12 ha votato il 10,72% degli aventi diritto, contro il 10,30% registrato alla stessa ora in occasione delle precedenti elezioni. Fra le città a guidare la “classifica” è Cosenza (12,68%), poi Catanzaro (11,70%), Vibo Valentia (10,32%), Crotone (10,12%) e Reggio Calabria (8,56%). Insieme a quello della Sicilia e della Sardegna, quello calabrese è il peggior dato a livello nazionale.
LE AMMINISTRATIVE Decisamente più alta l’affluenza per le Amministrative, che dovranno decidere destino e amministrazione di 135 Comuni. Secondo i primi dati disponibili, l’affluenza sarebbe superiore al 17%. Record di votanti a Montegiordano, nel Cosentino, (28,5%), Soriano, nel Vibonese, (28,8%) e Riace, nel Reggino (21,4%). Quasi appaiati i centri più grandi chiamati al voto, con Corigliano-Rossano, dove alle 12 avevano votato circa il 17% degli aventi diritto, e Vibo Valentia, che fa registrare un’affluenza alle urne del 16,23%. A mezzogiorno a Rende avevano invece votato circa il 20% degli elettori, mentre alla stessa ora a Gioia Tauro solo 15,3% si era recato alle urne. Per adesso, sembrano invece voler disertare le urne di cittadini di Simbario (8,30) e Sorianello (9,8), nel Vibonese, e San Luca, nel Reggino. Al voto dopo un lungo commissariamento per mafia, poi prorogato perché per due volte fila non sono state presentate liste, nel paese aspromontano si sono presentati al seggio solo l’8,9% degli elettori.
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