COSENZA Avrebbero provocato il fallimento di una loro società mediante distrazione e dissipazione di beni attraverso un sistema di acquisti e vendite ad altre aziende riconducibili allo stesso gruppo. Tre misure cautelari, due ai domiciliari e una di obbligo di presentazione alla pg, sono state eseguite dai militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Cosenza nei confronti di altrettanti imprenditori cosentini operanti nel settore commerciale dell’abbigliamento indagati per bancarotta fraudolenta. Ai domiciliari sono andati Carmine Benito Spadafora e il figlio Alessandro, obbligo di firma per Roberto Spadafora.
I tre sono stati anche interdetti dallo svolgere attività imprenditoriali. Dalle indagini dei finanzieri, coordinati dalla Procura di Roma, è emersa un’attività illecita di acquisto e vendita della merce in assenza di giustificazione economica e di movimentazione finanziaria. Inoltre sarebbero stati sottratti e distrutti libri e scritture contabili.
Il debito maturato con l’erario è stato quantificato in oltre due milioni e mezzo e il passivo fallimentare a quasi tre milioni e mezzo di euro.
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