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Corigliano Rossano, Stasi premiato (anche) dal voto disgiunto

L’analisi dei flussi emersi dalle urne al primo turno. Graziano ha preso 3442 voti in meno rispetto alle sue liste, per Promenzio stesso fenomeno ma in misura ridotta

Pubblicato il: 29/05/2019 – 19:30
Corigliano Rossano, Stasi premiato (anche) dal voto disgiunto

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Che Flavio Stasi sia il più votato a Corigliano Rossano, lo dice la volontà popolare. La matematica sottolinea come si sia imposto, invece, anche grazie al voto disgiunto contemplato dalla legge elettorale. Il giovane candidato a sindaco ottiene 5.695 voti disgiunti in più, ovvero consensi di elettori che hanno votato lui quale candidato a sindaco e consiglieri comunali di liste collegate ai suoi competitor. E se si considera che Giuseppe Graziano è stato quello più penalizzato con 3442 voti in meno rispetto alle sue liste e che Gino Promenzio ha subìto lo stesso fenomeno “disgiunto”, ma in proporzioni molto ridotte (653 voti individuali meno delle sue liste), significa che Stasi ha ottenuto anche 1600 voti di elettori che hanno sbarrato solo il suo nominativo.
Qualche analista della politica locale indicherebbe in quel numero i simpatizzanti del Movimento Cinque Stelle che hanno accordato a Stasi la loro fiducia dopo la ricusazione, per un vizio di forma, della lista pentastellata, assente alle prime elezioni della storia di Corigliano Rossano. Simpatizzanti grillini, insomma, che rivedrebbero in Stasi il candidato che incarna la medesima filosofia di pensiero. D’altronde anche lo stesso Stasi, in un suo commento post voto, è stato chiaro in tal senso. Ammettendo di attirare le simpatie grilline ha sottolineato come l’assenza del M5S abbia «evitato che ci si facesse male a vicenda».
Intanto, al 9 giugno, data che sancirà chi fra Graziano e Stasi indosserà la fascia di sindaco mancano ancora undici giorni. Poco più di una settimana: giorni che fanno presagire una campagna elettorale 2.0 – dopo il primo turno – a leggere i social alquanto agitata.
In tutto questo, però, i numeri non perdonano. E suggeriscono che il primo partito – che poi è un movimento politico – è sempre “Il Coraggio di Cambiare l’Italia” della coalizione di Graziano, che si conferma anche dopo le Comunali del 2016 con il 10%, ovvero 4000 voti. Sullo speciale podio delle prime tre forze politiche cittadine seguono “Corigliano Rossano Pulita” di Stasi con l’8,46% (3.385 preferenze) e “Fiori d’arancio” di Gino Promenzio col 6,88% (2.753 preferenze).
Nel loro complesso sono stati 11.263 (il 28,16%) i voti delle liste di Flavio Stasi che ha ottenuto 16.978 consensi personali (40,77%); 16.395 (41,00%) quelli ottenuti dalle liste di Giuseppe Graziano (13.953 il suo consenso personale pari al 31,14%) e 12.332 (30,84%) le liste della coalizione di Gino Promenzio (11.679 i suoi voti individuali pari al 28,08).
Difficile decifrare, infine, la curiosità relativa ai numeri rossanesi e quelli coriglianesi, con le preferenze sezione per sezione e dei candidati al consiglio comunale ancora in attesa di essere rese note. Di certo, in questo caso, Stasi e Graziano – candidati di origine rossanesi – hanno tenuto bene a Corigliano, fenomeno che non si è verificato con Promenzio – avvertito come coriglianese ma “mezzo sangue” e di padre rossanese – a Rossano. (l.latella@corrierecal.it)

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