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Elezioni, il caso dell'urna buttata a Corigliano Rossano

È stata trovata in mezzo alla strada alle porte di Schiavonea. Crescono i dubbi sulla mancata comunicazione delle preferenze dei candidati. Il deputato Anzaldi interroga Salvini: «Pericolo di alter…

Pubblicato il: 29/05/2019 – 20:39
Elezioni, il caso dell'urna buttata a Corigliano Rossano

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO Cosa ci faccia un’urna elettorale in mezzo alla strada alle porte di Schiavonea, non lo sapremo mai.
Eppure, il caso che sta montando attorno alla mancata comunicazione delle preferenze relative ai candidati al consiglio comunale, sta raggiungendo livelli nazionali. Tanto da interessare il gruppo parlamentare del Partito democratico che nel pomeriggio tardo di mercoledì ha inoltrato un’interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, su «possibili brogli elettorali nella nuova città di Corigliano», con la quale chiedono anche «l’invio di ispettori ministeriali per la verifica di tutte le procedure elettorali».
Le foto dell’urna stanno “irando tra social e gruppi Whatsapp e non stanno facendo altro che alimentare dubbi e interrogativi, perché associate alla mancata divulgazione delle preferenze.
Quell’urna, com’è potuta giungere su via Provinciale, arteria di collegamento fra Corigliano scalo e l’importante e popoloso borgo marinaro di Schiavonea? Non dovrebbero essere ancora a disposizione o allocate presso la scuola in cui si è insediata la commissione elettorale? Come deve essere smaltito questo tipo di materiale stampato dall’Istituto poligrafico dello Stato nonostante che sul manuale riservato ai componenti del seggio elettorale non vi siano istruzioni su come smaltirle?
INTERROGAZION DEM Frattanto, l’interrogazione a risposta orale al ministro dell’Interno è stata depositata proprio un’ora fa da Michele Anzaldi, deputato del Pd, ex portavoce di Matteo Renzi, capo ufficio stampa del partito e componente della Commissione di vigilanza Rai.
Nell’interrogazione si leggono alcune premesse in cui Ansaldi spiega al ministro Salvini come «in data 26 maggio» si siano svolte le elezioni per il «Consiglio Comunale di Corigliano Rossano in provincia di Cosenza, una realtà amministrativa che per la prima volta si recava al voto dopo il referendum del 22 ottobre 2017 e la successiva istituzione del 31 marzo 2018 con cui si è sancita l’unificazione dei Comuni di Corigliano Calabro e Rossano» e che oggi rappresenta «la terza città della Calabria per numero di abitanti».
Poi entra nel merito: «A distanza di quasi tre giorni dalla chiusura dei seggi elettorali e di due dallo spoglio non risultano essere stati ancora pubblicati i dati relativi alle preferenze dei candidati a consigliere comunale; addirittura vi sono foto diffuse anche via social di scatole del ministero dell’Interno usate per le operazioni elettorali buttate letteralmente in strada; disagi e disservizi si erano già registrati in occasione del recapito delle tessere elettorali – insiste Anzaldi – con particolari criticità, denunciate agli organi competenti, nelle contrade periferiche del territorio del neo comune che oggettivamente hanno creato difficoltà nella partecipazione alla suddetta consultazione; vi è forte preoccupazione che verbali e schede e tutti i documenti dei seggi possano essere oggetto di manipolazione e di alterazione della libera espressione di voto; si registrano anche esposti alle competenti autorità – scrive ancora il deputato del Pd fra le premesse dell’interrogazione parlamentare – da parte di candidati consiglieri e forze politiche che chiedono al Prefetto di pubblicare i dati elettorali; è l’intera comunità di Corigliano Rossano- a chiedere trasparenza anche in vista del secondo turno elettorale che si svolgerà il prossimo 9 giugno».
Dopo tutta questa serie di premesse Anzaldi chiede di sapere «se il ministro risulti essere a conoscenza di tale grave situazione e quali iniziative intenda assumere anche inviando ispettori ministeriali affinché si provveda a pubblicare i risultati delle preferenze ottenute dai singoli candidati quale atto doveroso di trasparenza e rispetto del voto dei cittadini di Corigliano Rossano». (l.latella@corrierecal.it)

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