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Manna contro il “sistema Principe”. Il socialista replica: «Una caduta di stile»

Il sindaco uscente attacca lo sfidante: «Alleanza non nuova con i Gentile». La risposta su Fb: «Elucubrazioni» – VIDEO

Pubblicato il: 30/05/2019 – 18:05
Manna contro il “sistema Principe”. Il socialista replica: «Una caduta di stile»

di Michele Presta
RENDE In principio una conferenza stampa, poi, trasformata in fretta e furia ad una sorta di incontro pubblico visto il numero di “supporters” per il candidato a sindaco Marcello Manna. Il primo cittadino uscente se la vedrà al ballottaggio con Sandro Principe. Sempre con le antenne ritte il “leader” socialista che saputa della mossa del rivale a stretto giro ribatte ai punti le accuse, alcune rispedendole al mittente. Manna contro Principe è anche una sfida per una dimostrazione di forza. «Nessuno oltre a Principe è stato in carica per due mandati, neanche i suoi uomini – commenta Manna -. Cercherò di fermare anche questa tendenza».
Ma la conquista del feudo rendese passa dalle urne del prossimo 9 giugno e dagli accordi (con gli altri aspiranti a sindaco rimasti fuori) che i due sfidanti riusciranno a concordare. E su questo punto Sandro Principe sembrerebbe essersi già portato in avanti assicurandosi, con una vigorosa stretta di mano, l’appoggio senza apparentamento di Sergio Tursi Prato. «I miei alleati sono i cittadini – dice invece Marcello Manna – però non posso nascondere di avere incontrato sia Massimiliano De Rose che Mimmo Talarico. Abbiamo discusso soltanto dei punti in comune che abbiamo nei nostri programmi elettorali, ma non abbiamo parlato né di assessorato, né di poltrone. Ne discuteranno con i loro gruppi e mi faranno sapere».
Sì, perché quello che il sindaco uscente non digerisce – e lo dice fuori dai denti – è il mercato della politica. Prebende che però, lascia intendere Manna, andrebbero più che bene a Sandro Principe ed a Rende Centro (fratelli Gentile e Ponzio). «Ma la loro non è un’alleanza nuova, sono due anni che mi votano contro tutti gli atti che porto all’attenzione del consiglio comunale».
Poi inizia un breve flash back. «Se mi posso rimproverare qualcosa è di essere stato leggero con quel gruppo nel 2014». All’epoca era il Nuovo centro destra, «tutti mi avevano detto di andarci cauto e stare attento. Nonostante questo però dico che a conti fatti rispetto a quando eravamo alleati io in questo primo turno ho preso più voti, loro di meno, questo mi fa capire che siamo sulla strada giusta». Analisi che Principe, da remoto, ascolta e commenta: «Solite elucubrazioni prive di senso e contenuto. Per la parte che ci riguarda non abbiamo fatto gli accordi ai quali Manna si riferisce. Per il resto crediamo fermamente, evidentemente al contrario di altri, nei principi dettati dalla nostra Costituzione».
https://www.youtube.com/watch?v=g4-5nqZNGMs&feature=youtu.be
L’ACCUSA AL SISTEMA SANDRO PRINCIPE Non c’è dubbio che per mettere pepe alla competizione elettorale, sia arrivata l’ora di tirare fuori dal sacco la vicenda processuale che riguarda Sandro Principe. Oculatamente Manna non chiama la vicenda politica “Sistema Rende” (come il processo in corso nel tribunale di Cosenza), ma “Sistema Principe”. «È tutto quello che ha lasciato in questa città e che adesso non funziona. Dalla raccolta delle acque alla mancata integrazione tra UniCal e Zona Industriale che prima hanno progettato e adesso vogliono miracolosamente far funzionare – dice Manna -. Ma è un sistema dal quale sono scappati a gambe levate Munno, Rausa e Cavalcanti, un sistema di chi vuole gestire il città senza tenere in ordine i conti pubblici». Ma un passaggio sulla questione giudiziaria è d’obbligo. «Io sono garantista fino alla fine e mi auguro anche che Principe venga assolto, ma io non avrei mai messo a repentaglio la città facendole rischiare un commissariamento –spiega Manna-. Mi sarei messo da parte, non è corretto fare finta di niente ed andare avanti come se tutto sia normale». Una grana giudiziaria che però Principe affronta forte della sua innocenza. «Non ho mai fatto male a nessuno, ho sempre rispettato la legge, ho certamente fatto del bene alla comunità, e ho una coscienza serena e tranquilla. Quando ho avuto ruoli istituzionali ho esercitato una limpida, chiara e autorevole leadership, confermata peraltro dai risultati della competizione elettorale in atto (nonostante fosse lontano da incarichi politici e di potere da molti anni) – replica Sandro Principe -. Rassicuriamo i cittadini elettori che Rende non corre rischio di commissariamento e chi afferma queste cose, oltre a dire il falso, si rende protagonista di una autentica caduta di stile confermata da gratuiti paragoni con personalità che meritano di riposare in pace e non di essere oggetto di odiose strumentalizzazioni».
NESSUNA PAURA DEL PASSATO Salvatore Magarò nella vicina Castiglione Cosentino, Saverio Zavettieri a Bova Marina. Il “vecchio” che torna prepotentemente di moda. I fasti del passato che per Rende hanno un nome ed un cognome: Sandro Principe. Un ritorno alle origini con cui Manna sa di dover fare i conti, ma che non lo preoccupa. «Magarò e Zavettieri hanno fatto tantissimo per il loro territorio e tanto hanno fatto anche quando sono stati alla Regione – risponde Manna alla nostra domanda-. Ma qui Principe non ha lasciato nulla che lasci auspicare un ritorno al passato, perché significherebbe ritornare al mancato rispetto del pubblico e della casa comunale. Il disastro finanziario non è una cosa dovuta al fato. Non si possono cambiare dalla sera alla mattina gli assi d’indirizzo dell’agenda urbana perché interviene la Corte dei Conti».
Uno squarcio al passato che permette a Manna di ribadire come gli errori sulla realizzazione del tratto della metroleggera siano da ricondurre al “passato” di Principe. «Non lasceremo che le scelte importanti per Rende verranno prese ancora oltre il Campagnano – replica il competitor socialista -. Su temi come la localizzazione del nuovo ospedale di Cosenza e la Metropolitana leggera non subiremo le scelte di altri ma diremo con forza la nostra e ci batteremo unicamente nell’interesse dei cittadini e per una visione lungimirante e non miope della futura area urbana». (m.presta@corrierecal.it)

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