PARMA La partita era un’importante commessa di lavoro in Danimarca. A contendersi l’appalto due aziende parmensi e una di queste, pur di ottenere il lavoro, avrebbe provato in tutti i modi a fermare “l’avversario” con intimidazioni e danneggiamenti. È questa in sintesi la vicenda che ha portato in carcere per estorsione aggravata Francesco Greco e Giuseppe Gigliotti L’operazione, portata a termine dai carabinieri del Nucleo investigativo di Parma coordinato della procura della città emiliana, era partita dalla denuncia dell’imprenditore parmigiano Alberto Aschieri, operante nel settore dell’impiantistica alimentare, che, in pochi giorni, nel luglio del 2017, aveva avuto prima recapitata una busta nella cassetta postale dell’azienda con all’interno tre cartucce per revolver calibro 40 e poi incendiata la porta vetrata della sua azienda a Corcagnano di Parma.
Da questi episodi era scattata l’indagine dei carabinieri che avevano subito concentrato le attenzioni sull’unica concorrente dell’azienda di Aschieri, ovvero la “G.F. Nuove Tecnologie” riconducibile all’imprenditore calabrese Franco Gigliotti (attualmente coinvolto nell’ambito dell’operazione “Stige” della Procura Distrettuale di Catanzaro).
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