LAMEZIA TERME Sono stati assolti dall’accusa di abuso d’ufficio in concorso, con la formula perché il fatto non sussiste, Pietro Fazio, sindaco di Feroleto Antico e Pietro Fragale, ingegnere assunto in seguito a concorso per dirigente tecnico dal Comune. I due imputati, difesi dagli avvocati Gianluca Careri e Mariarita Bagalà, erano accusati di avere violato il divieto, stabilito nel bando stesso, di non accettare la candidatura di persone che avevano riportato condanne penali. Stando alle accuse il primo cittadino non solo avrebbe illecitamente accettato la candidatura di Fragale – pur essendo consapevole che questi aveva riportato una condanna penale per falso ideologico, già esecutiva all’epoca dei fatti – ma avrebbe decretato il tecnico vincitore della selezione procurando un indebito vantaggio economico al coindagato derivante dalle retribuzioni da questi percepite dal momento in cui stato assunto. In sede di rito abbreviato però il gup – sottolineano le difese – «ha evidenziato da una parte, che la violazione di un atto amministrativo qual è l’avviso di selezione non è elemento idoneo a configurare il reato di abuso di ufficio, dall’altra, che la legge in tema di inconferibilità di incarichi e di divieti a contrarre con la Pubblica amministrazione, richiamata nell’ambito di quell’avviso di selezione, prevede tra le cause di esclusione esclusivamente pregiudizi rientranti nella categoria dei reati contro la Pubblica amministrazione, che non hanno mai riguardato la persona dell’ingegnere Pietro Fragale». (aletru)
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