di Luca Latella
CALOPEZZATI Circa ottantacinque migranti sono sbarcati questa mattina intorno alle 8,15 a Calopezzati, comune del basso Jonio cosentino. Per l’esattezza la barca a vela battente bandiera tedesca di 43 piedi, pressappoco quindici metri – forse rubata in un porto greco – ha trasportato profughi di nazionalità prevalentemente irachena e kurda, partiti da Smirne, in Turchia, fino a raggiungere la costa nei pressi del torrente “Calamiti”, che separa Calopezzati e Pietrapaola. La spiaggia è stata raggiunta con l’ausilio un gommone utilizzato da traino.
Tanti anche i bambini al seguito delle loro famiglie, composte da genitori tutti compresi tra i 20 ed i 30 anni. Fra gli sbarcati, una trentina sarebbero fuggiti. Il condizionale al momento è d’obbligo, e pare anche che una decina di “fuggitivi” siano stati fermati per poi essere ricongiunti agli altri, mentre alcuni sarebbero ancora ricercati.
Sul posto sono intervenute ingenti le forze dell’ordine, che si sono distinte per la grande umanità: la Polizia di Stato, Carabinieri e la Guardia di Finanza di Rossano, la Polizia municipale di Calopezzati insieme al sindaco Franco Mangone, gli uomini della Guardia Costiera di Corigliano.
Prontamente è intervenuta anche la Caritas locale che insieme all’amministrazione comunale ha attivato un centro di primissima accoglienza in via Deledda. Dopo una prima verifica delle condizioni fisiche, con l’ausilio del 118 di Rossano, circa sessantacinque migranti sono stati accompagnati con un pullman a Corigliano, presso un centro di accoglienza. L’imbarcazione a vela, invece, è stata posta sotto sequestro dalla Guardia Costiera e condotta nel porto di Cariati.
Nessun dato certo sui numeri, al momento, se non che sarebbero poco meno novanta le persone che erano stipate sulla barca a vela.
Pochissime, invece, le notizie sullo scafista, il quale appena raggiunta la spiaggia, sembra si sia dileguato grazie ad un auto che pare lo stesse aspettando.
I migranti, infine, sarebbero tutti in buone condizioni fisiche e vorrebbero dirigersi verso la Germania (l.latella@corrierecal.it)
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