CATANZARO La presidente del comitato regionale per l’Unicef della Calabria, Annamaria Fonti Iembo, ricorda che oggi, 4 giugno, ricorre la “Giornata Internazionale per i bambini innocenti vittime di aggressioni”, istituita dall’Onu nel 1982.
«Un ricorrenza – si legge in una nota dell’associazione – per sensibilizzare il mondo sui diritti che hanno tutti bambini ad essere tutelati, amati, accompagnati nella crescita in modo che essa sia il più possibile serena.
Dalla recenti indagini, il ministero dell’Interno sottolinea il lavoro degli investigatori della Polizia postale e delle comunicazioni, volto a ripulire la rete da chi ne fa un uso riprovevole sfruttando i bambini. Talvolta le forme di violenza si manifestano proprio nei luoghi dove il bambino dovrebbe essere più al sicuro, come la scuola e la propria famiglia».
Secondo i dati Unicef, in Sud Africa un terzo degli omicidi di bambini avviene tra le mura domestiche e nel 40% dei casi a compiere l’atto sono genitori o parenti, il 70% delle vittime-donne presentano un’età inferiore ai 10 anni.
«La casa diventa luogo di terrore – è detto ancora nella nota – per opera di qualcuno che dovrebbe, invece, provvedere al sano sviluppo psicofisico del bambino. Anche solo l’assistere a fenomeni di violenza provocherebbe disturbi nella crescita ottimale: nell’indagine Istat condotta nel 2006 sulla violenza di genere emergeva che tra le donne vittime di violenza dal partner, ben il 62,4% dichiarava che i figli avevano assistito a uno o più episodi di violenza».
«Per questo, la presidente Iembo – conclude il comunicato – richiama l’impegno della società civile e delle istituzioni impegnate nella formazione dei bambini, affinché venga difesa e tutelata la dignità, la salute e l’integrità fisica e morale dei futuri protagonisti del domani».
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