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Start up, innovazione ed eccellenze. L'Ansa racconta la Calabria che cresce

Imprenditori e politici all’evento pensato per raccontare le eccellenze della Regione. Oliverio: non marginalizzare le positività. Algieri: «Usciamo dalle periferie»

Pubblicato il: 04/06/2019 – 18:12
Start up, innovazione ed eccellenze. L'Ansa racconta la Calabria che cresce

di Maria Rita Galati
CATANZARO
Quando attorno a un tavolo che raccoglie imprenditori ed istituzioni chiamati alla narrazione di una Calabria fatta di crescita e sviluppo, di bellezza e operatività, la normalità avrà preso il sopravvento sull’eccellenza, la nuova narrativa dell’orgoglio e della appartenenza ad una terra che sa alzare la testa avrà avuto la meglio imponendosi per immagini e aggettivi declinati in positivo. Lo dice Florindo Rubbetino (Rubbettino Editore), sostenuto dai colleghi Sebastiano Caffo (Distilleria F.lli Caffo), Samuele Furfaro (co-founder Macingo.com), Domenico Menniti (Harmont&Blaine) e Francesco Tassone (Personal Factory) chiamati dai vertici dell’Agenzia Ansa a “Raccontare l’eccellenza” nell’ambito dell’iniziativa organizzata per spiegare come l’intento dell’informazione Ansa sia quello di diffondere il meglio della Calabria in Italia e nel mondo. Questa mattina, con il direttore dell’Ansa Luigi Contu e l’amministratore delegato Stefano De Alessandri, al Complesso Monumentale di Catanzaro anche il governatore Mario Oliverio, il portavoce del presidente del Consiglio regionale Nicola Irto, Giampaolo Latella, il vice sindaco Ivan Cardamone ed il presidente di Unioncamere Calabria Klaus Algieri. A moderare i lavori il responsabile regionale dell’Agenzia, Ezio De Domenico. «Vogliamo dare un contributo positivo alla Calabria – ha esordito – cercando di raccontare, finalmente, esperienze imprenditoriali che danno lustro alla regione attraverso un’altra narrazione».
Quella che racconta l’Ansa chiamando alla testimonianza gli imprenditori che con coraggio sfidano le difficoltà e i condizionamenti per creare sviluppo e occupazione è come la Calabria sia stata in grado di scalare le classifiche della crescita nel Mezzogiorno con orgoglio, dimostrando che l’informazione certificata dell’agenzia contribuisce a supportare la sfida, invertendo la tendenza.
«Con questo evento – ha detto l’amministratore delegato De Alessandri – tredicesima tappa del nostro viaggio straordinario nel Paese, aiutiamo a raccontare storie positive e di eccellenza in Italia e nel mondo. Tutto questo con un lavoro di supporto e di aiuto all’imprenditoria nelle sfide che si pongono davanti ad una regione dalla forte identità e in grado di uscire da situazioni problematiche. La Calabria ha una grande opportunità legata alla ripresa economica con una previsione di crescita del valore aggiunto dello 0,7% all’anno e dell’occupazione dello 0,8 tra il 2019 e il 2023. Sicuramente tra turismo, agroalimentare e start-up innovative, una delle performance migliori del Mezzogiorno».
«Per l’Ansa essere in Calabria – ha detto il direttore Contu – significa avere un ruolo importante, strategico e decisivo. La nostra è stata la prima agenzia italiana a credere nei territori ancora prima che si parlasse di federalismo. Un dato che fa la differenza e che traccia il solco anche dinanzi alle straordinarie possibilità offerte dalla rete. Il web, infatti, ha consentito alla nostra informazione che prima arrivava a professionisti, di essere diffusa ad una platea molto più ampia». Una terra in cui «è difficile raccontare i fatti positivi – dice Ivan Cardamone – che ci sono. Catanzaro e la Calabria hanno tanto da raccontare, l’importante è spogliarli dell’abito della negatività». E gli imprenditori che sfidano la criminalità organizzata portando avanti le proprie idee devono essere supportati, rimarca Giampaolo Latella.
IL PRESIDENTE OLIVERIO: SI MARGINALIZZA IL POSITIVO «Ho accettato di partecipare a questa iniziativa per il tema posto al centro del dibattito proposto dall’Ansa, l’agenzia d’informazione più importante del nostro Paese che svolge un ruolo fondamentale per diffondere i fatti nel mondo», ha esordito il presidente della Regione Mario Oliverio.
«Oggi – ha proseguito Oliverio – mi voglio spogliare del mio ruolo di presidente della Regione per ragionare su un punto fondamentale per la crescita e lo sviluppo, che si può concretizzare con un contributo positivo che passa attraverso il racconto delle eccellenze della Calabria, di quelle realtà che proiettano un’immagine positiva della nostra regione. E nell’era della globalizzazione e dell’informatizzazione la comunicazione gioca un ruolo indispensabile. La notizia negativa – ha rimarcato con forza il presidente Oliverio – è pervasiva e c’è una marginalizzazione del positivo. C’è quasi l’assalto a raccontare fatti drammatici. Siamo noi, e questo lo dico da cittadino, gli ispiratori della spirale negativa che emerge nei racconti dei mass media». «Certo – ha detto ancora – non sottovalutiamo i fatti negativi ma non evidenziare le positività significa svilire la volontà di chi investe e lavora con serietà e competenza. Io credo che la lotta per la crescita della nostra regione può essere più efficace se alimentata dal fronte delle positività. Questo agire può essere corretto. E l’iniziativa dell’Ansa ha questa funzione. L’Ansa ha messo al centro lo spaccato delle positività di una realtà che è in movimento in Calabria. E la mia determinazione in tal senso dipende anche dal processo positivo che si è messo in moto con un sistema imprenditoriale sempre più in crescita per idee vincenti ed eccellenze. E tutto risolto? No. Ma c’è un cambio di trend che deve essere sostenuto anche dal mondo dell’informazione e della comunicazione. È necessario puntare al meglio su ciò che la Calabria esprime: oltre alla bellezza dei luoghi e alla ricchezza della sua storia fatta di arte e di cultura, anche alla valorizzazione delle diverse eccellenze del sistema economico. La Calabria che ce la può fare. E un giornalismo serio si preoccupa di mettere in luce questi aspetti».
GLI INTERVENTI DEGLI IMPRENDITORI «La globalizzazione che doveva uniformare tutti ha fatto emergere il valore delle differenze e dell’identità – afferma Florindo Rubbettino –. Il dilemma è come raccontare questa regione: prima di tutto abbiamo il dovere di prendere il meglio di questa regione e metterlo nei nostri prodotti che esportiamo, mettendoci l’anima. Non siamo fenomeni, la Calabria la dobbiamo meritare». Sebastiano Caffo rimarca che non si può prescindere dal turismo come volano per l’economia, come opportunità per creare posti di lavoro. «Bisogna globalizzarsi mantenendo le proprie peculiarità – aggiunge – c’è una nuova generazione di imprenditori che vuole fare impresa con positività, andando incontro al bisogno di normalità». Una promozione positiva quella proposta dall’Ansa anche secondo Nereo Salerno che racconta cosa significa produrre carta stagnola in Calabria e di come quel gap con il resto dell’Europa sia diventato opportunità, «basta pensare alla centralità del Mezzogiorno nel Mediterraneo per vedere come questo nostro essere periferia non ci penalizza». Raccontano un’altra Calabria anche gli imprenditori Samuele Furfaro che da Melicucco con Macingo introduce il “car sharing” per il trasporto merci e Francesco Tassone smantellare il vecchio modello di produzione industriale di prodotti per l’edilizia per inventarne uno a chilometro zero e risparmiare costi e inquinamento. Domenico Menniti, orgogliosamente catanzarese, parla di come la capacità imprenditoriale si possa e si debba coniugare al forte impegno civile. «Dobbiamo essere più realisti del re, non abbiamo più tempo – dice saremo un paese normale quando non ci definirete più eccellenze – la normalità si può raggiungere ma ci vuole una grande fatica».
«La Calabria ce la fa ma per questo deve uscire dalle periferie – conclude il presidente di UnioCamere, Klaus Algieri, che porta anche l’esperienza della Camera di Commercio di Cosenza – che è quello che stiamo cercando di fare mettendo in rete le nostre associazioni, il mondo degli enti e delle imprese che raccontano l’operatività e i progetti di una regione che se si mette in mostra raccoglie consensi, e dimostra di saper fare, uscendo dal chiuso delle stanze». (redazione@corrierecal.it)

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