di Michele Presta
COSENZA Ci sarebbero i rapporti tra il comune di Cosenza e la società che gestisce la piscina olimpionica di Campagnano al centro delle nuove indagini che la procura guidata da Mario Spagnuolo sta portando avanti nelle ultime settimane. Da qui le recenti visite in Municipio dei finanzieri che, dagli uffici di Palazzo dei Bruzi, hanno prelevato tutta una serie di documenti che saranno utilizzati insieme al materiale già acquisito in passato. Sul fascicolo che adesso viene seguito direttamente dal procuratore capo Mario Spagnuolo, infatti, la Procura di Cosenza lavora diverso da tempo (qui una nostra anticipazione). Già un anno fa, i militari le Fiamme gialle avevano acquisito pile di documenti relativi al rapporto di concessione tra palazzo dei Bruzi e il gruppo che amministra la piscina comunale. Dagli uffici contigui alle vasche olimpioniche che si trovano sul “Campagnano”, infatti, vennero acquisiti una serie di atti per cercare di ricostruire e chiarire come la struttura sia stata amministrata negli anni, se siano stati commessi illeciti ed eventualmente in che ambito contestarli. Ma adesso, all’intera vicenda, si aggiungono nuovi particolari. Come confermato anche da una nota ufficiale del comune di Cosenza i finanzieri, il tre giugno, si sono recati a Palazzo dei Bruzi per: «acquisire atti relativi a una società sottoposta a procedura fallimentare, in modo da ricostruire la situazione patrimoniale della stessa». Secondo quanto è stato possibile apprendere, sotto la lente degli investigatori vi sarebbe proprio la vicenda relativa alla gestione dell’impianto in seguito alle traversie societarie di una delle società coinvolte che, dichiarata fallita (nei confronti della ditta esiste anche una causa degli ex dipendenti che non venivano pagati, ndr). Per questo le indagini potrebbero andare in questa direzione e chiarire, qualora sussistessero, gli eventuali aspetti illeciti. (m.presta@corrierecal.it)
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