VIBO VALENTIA Si temeva la lupara bianca e invece era un allontanamento volontario. Il 32enne Francesco Antonio Pardea (foto, a sinistra) e il 43enne Bartolomeo Arena (a destra) si sono presentati spontaneamente al Comando provinciale dei carabinieri di Vibo a distanza di poche ore l’uno dall’altro. Di loro si erano perse le tracce lo scorso 30 aprile e l’auto di Arena, una minicar, era stata rinvenuta il giorno dopo nei pressi dello svincolo autostradale di Pizzo. L’episodio aveva destato preoccupazione alla luce del fatto che i due, secondo gli inquirenti, graviterebbero nell’orbita delle nuove leve della ‘ndrangheta vibonese. Pardea, difeso dagli avvocati Diego Brancia e Francesco Sabatino, è stato deferito per aver violato gli obblighi della sorveglianza speciale a cui era sottoposto. Se il mistero sulla loro sorte è stato dunque risolto, resta ora da capire il motivo della decisione di sparire temporaneamente. Ma sulla versione che i due hanno fornito agli inquirenti vige per ora il più stretto riserbo. (spel)
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