REGGIO CALABRIA I carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria hanno arrestato, con l’accusa di tentato omicidio aggravato e detenzione e porto illegali di armi comuni da sparo, due persone, Cosimo e Andrea Bevilacqua, di 61 e 32 anni, padre e figlio, con precedenti per reati contro la persona ed il patrimonio. I due arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Reggio su richiesta della Procura della Repubblica. Il provvedimento restrittivo è stato emesso sulla base degli elementi raccolti nel corso dell’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria e coordinate dal Procuratore della Repubblica aggiunto Gerardo Dominijanni e dal sostituto procuratore Marco Lojodice, le cui risultanze hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’agguato avvenuto il 13 aprile scorso nel quartiere
“Ciccarello” ai danni di Domenico Passalacqua, di 19 anni. Agguato i cui esecutori, secondo l’accusa, sarebbero stati
Cosimo e Andrea Bevilacqua. Contro Passalacqua, stando alla ricostruzione dei militari, furono sparati, al culmine di una lite, due colpi d’arma da fuoco che lo raggiunsero ad un braccio. Secondo quanto è emerso dalle indagini dei carabinieri, il movente dell’aggressione sarebbe stato legato a dissidi tra il ferito e gli arrestati, padre e fratello dell’ex compagna di Passalacqua. Cosimo e Andrea Bevilacqua, sempre secondo tale ricostruzione, avrebbero atteso la vittima, che, in quel momento, sta riportando il figlio di pochi mesi all’ex compagna, alla quale lo aveva sottratto senza un preventivo accordo.
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