ROMA La sesta sezione penale della Corte di Cassazione ha annullato con rinvio il decreto emesso dalla Corte d’Appello di Catanzaro che disponeva la confisca dell’abitazione, dei terreni e di autovetture e moto di Carmine Vincenzo Notarianni, accusato di fare parte della cosca Giampà. Gli ermellini, accogliendo il ricorso presentato dall’avvocato Lucio Canzoniere, hanno disposto l’annullamento con rinvio ad altra Sezione della Corte d’Appello di Catanzaro, dei sottoposti a confisca sia in prima che in secondo grado. I beni, dal valore di 500mila euro, erano stati confiscati il primo ottobre 2015. Secondo gli accertamenti patrimoniali e reddituali effettuati dalle Fiamme gialle i beni confiscati sono di valore del tutto sproporzionato e ingiustificato rispetto ai redditi leciti dichiarati e al tenore di vita mantenuto dagli indiziati. Diversi beni, inoltre, erano formalmente intestati ad altre persone estranee ai fatti.
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