di Luca Latella
Ormai è noto: Flavio Stasi è il primo sindaco della storia di Corigliano Rossano. Non una città qualunque di un posto qualunque, ma la terza città della Calabria, incastonata in un area dalle potenzialità anche economiche inimmaginabili. E Flavio Stasi non è solo un fenomeno sociologico, ma rappresenta la speranza dell’oltre 70% dei coriglianorossanesi, che hanno riposto in lui sogni e aspettative in un futuro migliore, dopo una stagnazione politica – interna ed esterna alla Sibaritide – degli ultimi quarant’anni sfociata nella desertificazione dei servizi e di un abbassamento drastico della qualità della vita. Stasi incarna la speranza dei più giovani, dei ragazzi, dei precari ma anche dei moderati, stufi delle partite politiche giocate a tavolino. Il neo sindaco è stato capace non solo di stra-vincere le elezioni da eterno sottovalutato, ma di unire le due ex città come mai era accaduto nei quattordici – tristi – mesi di vita della neonata polis. Ha rappresentato il trait d’union fra i due territori, prendendo mano nella mano Corigliano e Rossano che si sono strette attorno al loro sindaco, bandendo campanili, la coriglianesità o la rossanesità. Stasi, insomma, ha unito tutti. Al giovane ambientalista toccherà – tra le mille incombenze – ricostruire anche la fiducia del cittadino proprio attorno alla fusione, demolita in questi lunghi mesi di commissariamento, con una condotta equa nel “trattare” le due ex città che non c’è mai stata. Lunedì mattina, qualche minuto dopo le sette era già in comune ed in mattinata ha incontrato tutti i dirigenti per fare il punto della situazione, anche e soprattutto sulla depurazione, con l’estate ormai alle porte. In attesa della nomina della sua squadra di governo, la sfida che lo attende sarà improba. Nei prossimi giorni si troverà a dover affrontare e risolvere mille problemi, ma ne è consapevole. «La città – ha detto dopo la sua elezione – si è unità e avvertivo a Schiavonea, allo scalo di Corigliano, a Rossano, nei centri storici che si stava abbattendo una certa diffidenza. Mi riempie d’orgoglio anche questo entusiasmo per la politica, per essere riusciti a riempire le piazze. Adesso ci attendono tante cose da fare e andremo incontro ad un duro lavoro. Ma i fattori più importanti – ha evidenziato a caldo – sono proprio la partecipazione dei giovani e della gente, tornata ad interessarsi di politica. Questa la sento come una responsabilità perché dovrò ripagare tutto questo entusiasmo». Subito dopo la proclamazione, che avverrà dopo le verifiche della commissione elettorale centrale, il sindaco di Corigliano Rossano varerà anche la giunta, la sua squadra di governo. E se mentre potrebbe essere Marinella Grillo – la più votata – il nuovo presidente del Consiglio comunale, il totoassessore non sembra ancora essere iniziato, nonostante le tante voci.
DATI Sintomatiche le preferenze per “aree”. A Corigliano Stasi ha ottenuto 11.089 preferenze, pari al 73,90% e Graziano 3.915, pari al 26,09%. A Rossano il neo sindaco è stato preferito da 11.934 votanti, pari al 71,35% e Graziano da 4.791 pari al 28,64%.
CONSIGLIO COMUNALE Già nota, invece, la composizione della prima, storica assise civica cittadina. Al fianco di Stasi siederanno quindici consiglieri di maggioranza: Pietro Mingrone, Alessia Alboresi, Tatiana Novello, Domenico Rotondo, Liliana Zangaro – tutti all’esordio – della lista “Corigliano Rossano Pulita”; Salvatore Tavernise, Titti Scorza (già consigliere), Piersalvino De Gaetano (new entry), Biagio Frasca (new entry) eletti nella lista “Uniti per Flavio Stasi Sindaco”; Mattia Salimbeni, Claudio Malavolta, Antonio Cassano (tutti e tre esordienti) a rappresentanza della lista “Corigliano Rossano Domani”; Marinella Grillo (già consigliere) Maria Salimbeni e Cesare Sapia (new entry).
Fra gli scranni dell’opposizione saranno in nove. Cinque per la coalizione “Il sindaco che unisce”: oltre a Giuseppe Graziano trovano posto Adele Olivo e Vincenzo Scarcello de “Il Coraggio di Cambiare”, Costantino Baffa (new entry, Lega) e Gennaro Scorza (new entry, “Graziano Sindaco”). Quattro seggi, infine, i seggi per “Civico e Popolare”. Insieme a Gino Promenzio entrano in Consiglio Rosellina Madeo (già presidente del Conisglio comunale di Rossano, “Fiori d’Arancio”), Aldo Zagarese (ex vicesindaco di Rossano, “Democratici”) e Francesco Madeo (già consigliere, “Gente di mare”).
GRAZIANO «Accetto con grande rispetto l’esito delle urne che hanno permesso di dare a Flavio Stasi e alla sua Maggioranza l’onore e l’onere di guidare Corigliano Rossano e a noi il delicato compito di rimanere vigili e attenti, dall’opposizione, al democratico andamento del governo della cosa pubblica. Ringrazio, di cuore, tutti gli elettori che hanno riposto con convinzione la loro fiducia nella mia persona, da candidato sindaco, e nella nostra proposta programmatica volta a rendere efficiente, moderna ed europea la nostra Città ed il suo territorio. A Flavio Stasi gli auguri di buon lavoro affinché da oggi la protesta lasci spazio alla proposta per un Comune che finalmente ha tutte le carte in regola per rivendicare autonomia, diritti e servizi. Corigliano Rossano è un sogno che ho contribuito a realizzare con l’impegno civico e politico e con il sostegno di tutti i cittadini». Questo, infine, il commento nel day after di Giuseppe Graziano.
(l.latella@corrierecal.it)
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