CORIGLIANO ROSSANO Quella netta sensazione che la commissione prefettizia abbia avuto “figli e figliastri” tra i dipendenti comunali.
Tra i vari atti (ve lo abbiamo raccontato qui) sottoscritti qualche ora prima che la commissione prefettizia lasciasse, spunta anche un “encomio” a firma del segretario generale che ancora una volta sembra aver innescato divisioni e gelosie fra il personale del neonato comune. La missiva di lode per il lavoro svolto durante le elezioni, infatti, è stata recapitata solo ad alcuni dipendenti e quasi tutti dell’ex comune di Corigliano. Un atto che in molti definiscono «discriminante» nei confronti di tutti gli altri esclusi nonostante abbiano anche loro profuso sforzi doppi il 26 maggio scorso, la lunghissima giornata – da alba ad alba – di primo turno delle elezioni amministrative.
Qualcuno lascia andare una battuta: perché un encomio selettivo, nonostante vi sia già un indennizzo straordinario? «Eppure non c’è stata alcuna calamità naturale…».
L’umore delle “truppe”, insomma, pare sia ai minimi termini e toccherà al nuovo sindaco ottimizzare la macchina comunale, mentre molti di loro sembrano essere sempre più convinti che nei 14 mesi di commissariamento, amministrazione pro tempore e segretario abbiano promulgato atti «discutibili che hanno alimentato tensione e una ingiustificata guerra fra poveri».
La lettera di encomio a firma del segretario generale recapitata solo ad alcuni, insomma, sembra non aver fatto altro che gettare “benzina sul fuoco” delle polemiche fra dipendenti stessi. (lula)
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