di Gaetano Megna
COSENZA “La contraria” ad Oliverio si organizza. Ieri nel palazzo della Provincia di Cosenza si è tenuta una riunione dei capi corrente del Partito democratico, che si oppongono al governatore. A fare gli onori di casa è stato Franco Iacucci e intorno al tavolo si sono seduti Carlo Guccione, Mimmo Bevacqua, Bruno Censore e pochi altri. Argomento dell’incontro è stato l’assemblea che si terrà oggi in un hotel di Feroleto Antico con il vice segretario nazionale del partito, Andrea Orlando.
“La contraria” ha messo in moto la macchina con l’obiettivo di arrivare al superamento della candidatura di Oliverio e ad una diversa organizzazione del partito nei territori. Potrebbe essere anche questo il senso che viene dato all’assemblea di oggi con Orlando. Un’assemblea che, stando a quanto si racconta, è stata decisa a Roma il giorno della direzione nazionale del partito, quando un gruppo di calabresi si è riunito in una saletta con Orlando e Marina Sereni, responsabile nazionale “Enti locali” del Pd. Sulla sua missione in Calabria oggi Orlando ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta del Sud nella quale ha usato i termini «unità e rinnovamento».
Non ci vuole molto per capire che questi due termini sono un segnale preciso su quello che il partito nazionale intende fare in Calabria. L’iniziativa ha l’obiettivo dichiarato di rilanciare un partito in difficoltà, cambiando l’organizzazione e cercando di non perdere molti pezzi. Rinnovamento potrebbe anche essere un preciso riferimento alle candidature per le elezioni regionali d’autunno.
Il partito resta commissariato e si va ad una diversa organizzazione territoriale. In buona sostanza il commissariamento dovrebbe essere esteso anche alle federazioni. Nei territori potrebbero essere nominati commissari che rispondono alle aspettative del partito nazionale. Si aprono porte e finestre per fare cambiare l’area nei locali delle federazioni. Il partito nazionale, quindi, si è messo in movimento per organizzare l’attività in vista delle prossime regionali.
Il Pd non rinuncia alla Calabria, anzi pensa che da questa regione possa arrivare un vento di cambiamento per invertire il trend elettorale che, dal 4 aprile del 2018, non è più favorevole per il centrosinistra. Nel processo di cambiamento “La contraria” ad Oliverio si sta organizzando per svolgere un ruolo diverso rispetto a quello in cui il presidente della Regione l’ha relegato. (redazione@corrierecal.it)
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