CATANZARO «Quasi mille assunzioni in Calabria per i precari (ex Lsu-Lpu) della Pubblica amministrazione degli enti locali, a meno di un anno dalla pubblicazione del decreto ministeriale di agosto e dall’emendamento approvato in Legge di Bilancio a dicembre 2018. Siamo orgogliosi di questo risultato, ma assolutamente ancora non paghi e soddisfatti, perché mancano all’appello ancora tanti padri e madri di famiglia da stabilizzare, non solo in Calabria, ma in tutte le regioni che ancora oggi utilizzano lavoratori Lsu, Lpu, Asu e altre tipologie di lavoratori precari, essenziali, dopo due decenni, al funzionamento della macchina amministrativa comunale». È quanto affermano, in una nota congiunta, i parlamentari Riccardo Tucci e Giuseppe Auddino, del M5s.
«Oggi il nostro impegno è ancora più forte – proseguono Tucci e Auddino – non solo attraverso le attività parlamentari, ma soprattutto per mezzo di azioni di studio e interlocuzione continua coi ministeri competenti. Siamo al corrente delle difficoltà create da qualche ‘distratto’ amministratore negli enti locali e regionali, che con contrattualizzazioni errate e proroghe ‘illegittime’, ha causato problemi alla continuità lavorativa e ritardi nello stanziamento delle somme già previste in Legge di Bilancio. C’è da parte nostra la ferma volontà di chiudere una volta per tutte la spinosa vicenda, ma come abbiamo sempre dichiarato, le difficoltà non mancano, perché esistono questioni su cui si hanno pochi margini d’intervento e l’unica cosa che possiamo affermare e ribadire è il nostro massimo impegno per giungere ad una definitiva risoluzione della vertenza».
x
x