TORINO Il procuratore generale di Reggio Calabria, Bernardo Petralia, avrebbe ritirato la sua domanda per il posto da procuratore capo a Torino. Lo riporta l’Ansa che cita fonti di palazzo di giustizia. La Procura di Torino è una delle destinazioni più prestigiose tra quelle “in gioco” nelle prossime nomine affidate al Consiglio superiore della magistratura. E le trattative per la nomina in Piemonte erano emerse nelle intercettazioni che hanno scosso l’Associazione nazionale magistrati e lo stesso Csm nelle ultime settimane.
Questo passo indietro rimescola le carte della sfida per il ruolo di procuratore capo. Ad oggi sono in cinque i candidati – contro i dodici che avevano fatto domanda nell’ottobre scorso, quando era stato pubblicato il bando dal Csm – e la maggior parte sono cresciuti professionalmente a Torino.
Oltre a Paolo Borgna, attuale reggente degli uffici giudiziari, in corsa ci sono altri tre magistrati che si sono formati al Bruno Caccia: Anna Maria Loreto, coordinatrice della Dda torinese, Giuseppe Ferrando, procuratore capo di Ivrea, e Gabriella Viglione, attuale procuratore aggiunto a Cuneo. L’unico nome in gara dal passato non piemontese è quello di Salvatore Vitello, procuratore capo di Siena ed ex vicecapo di gabinetto del ministero della Giustizia. Ci vorranno ancora parecchi mesi per sapere chi occuperà la poltrona lasciata libera da Spataro nel dicembre scorso: la nomina del nuovo procuratore capo è attesa, infatti, per l’autunno.
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