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«A Reggio la Cisl Cosenza sarà presente con 20 bus»

di Giuseppe Lavia*

Pubblicato il: 19/06/2019 – 17:58
«A Reggio la Cisl Cosenza sarà presente con 20 bus»

Mille donne ed uomini della Cisl di Cosenza, lavoratori, pensionati, giovani raggiungeranno la città di Reggio Calabria. Venti i pullman che partiranno dai principali centri delle provincia alla volta della Città dello Stretto.
Questi i numeri, per la Cisl di Cosenza, della partecipazione alla manifestazione unitaria “#FuturoalLavoro. Ripartiamo dal Sud per unire il Paese”, che si svolgerà il 22 Giugno a Reggio Calabria,
In piazza porteremo la voglia di riscatto della Sud e della Calabria, per dire che il Paese cresce se cresce il Sud e con il Sud la Calabria e la Provincia di Cosenza.
Per queste ragioni chiediamo a tutti i sindaci della Provincia di Cosenza di aderire all’iniziativa, assicurando la presenza delle amministrazioni comunali, per dare speranza alle comunità locali e costruire opportunità per i nostri territori.
Prima di tutto il lavoro partendo dall’apertura dell’unico grande cantiere del Sud: il terzo Megalotto della S.S.106 Roseto Sibari, un investimento di oltre 1,3 miliardi. Basta ritardi il contraente consegni la progettazione e si avvino subito i lavori di una opera che ha già risorse certe.
Non servono nuovi Commissari e soprattutto si rassegnino meet up e comitati, associazioni senza associati, che in queste ore su alcuni organi di stampa stanno compiendo gli ultimi tentativi di ostacolare la realizzazione dell’opera così come appaltata.
A chi crede che con i poteri che il Decreto Sblocca cantieri assegna ai Commissari che saranno nominati per le opere più importanti si potrà rivisitare il progetto, diciamo che questo significherebbe farlo naufragare e consentire di spostare le risorse altrove. E questo non lo consentiremo a nessuno.
E da subito si dia il via libera alla progettazione del Megalotto Sibari-Mandatoriccio con tracciato a 4 corsie, utilizzando gli oltre 700 milioni disponibili per un primo stralcio funzionale che colleghi la nuova città di Corigliano-Rossano.
E poi, non basta cambiare nome ad una autostrada, da A3 ad A2, come ha fatto il precedente Governo, per risolvere il problemi dei tratti non ammodernati. Al Governo chiediamo di essere veramente Governo del cambiamento, in questo senso, assumendo formalmente l’impegno per il finanziamento dell’ammodernamento del tratto Cosenza-Altilia, oggetto anche in questi giorni di infiniti, continui e non certo risolutivi lavori di manutenzione.
Così come, al ministero dello Sviluppo Economico, chiediamo di fare chiarezza definitiva sulle procedure di cessione della Tecnis, società aggiudicataria dei lavori di realizzazione del nuovo Ospedale della Sibaritide, opera rimasta bloccata nelle procedure burocratiche da troppo tempo. È il tempo di scelte chiare in questo caso per aprire davvero il cantiere del nuovo Ospedale, perché le opere del primo stralcio realizzate sono ghiaia e una recinzione, nemmeno più specchietto per le allodole.
Serve sbloccare i cantieri, per davvero, per sbloccare migliaia di posti di lavoro, e per fare questo non c’è bisogno di un decreto che amplia al 40% la soglia dei lavori in subappalto e che segna il ritorno alla logica del massimo ribasso che nega diritti e contrae tutele.
Di questo, francamente, non se ne sentiva davvero il bisogno in una Regione dove spesso è nel subappalto che si annida il lavoro nero e il lavoro grigio e pure qualche contratto pirata a 6 euro l’ora firmato da sindacati gialli che non rappresentano nessuno, ma solo interessi padronali.
Serve, invece, aumentare gli investimenti ordinari, applicando la clausola del 34% di investimenti al sud sul totale degli investimenti nazionali.
Serve un uso delle risorse comunitarie che sia realmente efficace rispetto alla creazione di nuova occupazione. Perché è dalla creazione di lavoro stabile che si deve misurare la qualità della spesa dei fondi strutturali.
Il 22 giugno a Reggio, dalla Cisl di Cosenza in Mille, per rivendicare unitariamente politiche per il lavoro, investimenti per la crescita, infrastrutture per lo sviluppo, perché è anche dallo sviluppo di questo territorio provinciale che passa lo sviluppo della Calabria e del Sud.
* segretario generale Cisl Cosenza

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