REGGIO CALABRIA «Sabato 22 giugno sarà un momento sindacale storico per sostenere insieme e unitariamente l’importanza di nuove strategie per il Paese, per il lavoro, per il territorio, per le persone, per il Sud e per questa terra». Così le segretarie generali di Fai Cisl Calabria, Flai Cgil Calabria, e Uila Uil Calabria descrivono la manifestazione nazionale unitaria sindacale “#Futuro al lavoro, ripartiamo dal Sud per unire il Paese” che si svolgerà a Reggio Calabria sabato 22 giugno. «Tanti saranno le lavoratrici e lavoratori del sistema agricolo e forestale calabrese – annunciano – per dire basta all’abbandono delle aree interne e chiedere più prevenzione e tutela dell’ambiente e del territorio».
Secondo le segreterie di Fai, Flai e Uila regionali , «in Calabria esiste un’emergenza lavoro a cui occorre rispondere con iniziative tese a fare sistema per valorizzare e tutelare le eccellenze del Made in Calabria dell’agroalimentare e pesca”. Per questo le segreterie calabresi delle tre sigle sindacali lanciano un appello “a tutti gli attori del comparto affinché partecipino alla manifestazione di Reggio». «Chiediamo – invocano – che assieme alle numerose lavoratrici e lavoratori scendano in piazza anche i rappresentati delle aziende, degli enti regionali del settore forestale ed agricolo per fare squadra e difendere tutti assieme il diritto ad avere un futuro diverso per la nostra terra. Tutti insieme per avviare un nuovo percorso finalizzato a superare le criticità e le lacune storiche della Calabria».
«Sarà quello il momento – aggiungono – per ribadire l’importanza di avviare un immediato ricambio generazionale nel settore forestale calabrese, per rivendicare iniziative serie di contrasto al dissesto Idrogeologico, di tutela delle aree interne e montane in Calabria vista la storica fragilità del territorio e fare così attività di prevenzione». A questo fine Fai, Flai e Uila Calabria ricordano come sia «necessario sostenere l’importanza di quelle attività svolte in passato dai lavoratori forestali calabresi in montagna e a valle».
«Ma la partecipazione alla manifestazione diviene soprattutto utile – sottolineano – per rafforzare la necessità di un confronto con il Governo regionale per affrontare alcune questioni e vertenze che riguardano comparti strategici per la Calabria come il settore della bonifica, dell’agricoltura, della pesca». «Ad esempio, il settore della bonifica e del sistema d’irrigazioni regionale – ricordano – sta vivendo da molto tempo un momento troppo complicato per diversi motivi e che sta penalizzando soprattutto i lavoratori con in ritardi non accettabili nelle erogazioni delle loro spettanze». Ma non solo.
«Essere a Reggio – aggiungono – inoltre servirà a chiedere con forza interventi tesi a difendere il lavoro agricolo di qualità, per dire basta al caporalato e al lavoro nero in agricoltura. Per gridare che se non si frena l’esodo dei giovani da questa terra per la mancanza di lavoro, la Calabria non avrà un futuro”. “Per tutte queste ragioni – concludono – non bisogna perdere questa storica occasione e partecipare con convinzione alla manifestazione di Reggio».
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