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Venti di crisi al Comune di Catanzaro, Fi pensa al dopo Abramo

Dopo le polemiche sul centro storico intervengono assessori e consiglieri berlusconiani. Secondo i quali «i cittadini guardano con grande diffidenza» all’amministrazione e la gestione «sembra esser…

Pubblicato il: 20/06/2019 – 16:46
Venti di crisi al Comune di Catanzaro, Fi pensa al dopo Abramo

CATANZARO Un invito a una «pacata riflessione» che però, tradotto dal politichese, sembra essere un avviso diretto al sindaco di Catanzaro. Un avviso che fa pensare a una crisi dei rapporti politici tra i forzisti catanzaresi, con in testa il consigliere regionale Mimmo Tallini, e il primo cittadino Sergio Abramo. Con lo sguardo inevitabilmente rivolto alle prossime Regionali e alla corsa alla Presidenza del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.
Dopo le polemiche sul centro storico tra i capigruppo in consiglio comunale – di cui abbiamo dato conto qui – a intervenire è ora lo stato maggiore di Forza Italia, ovvero tutti i consiglieri e gli assessori che, in una nota congiunta, parlano di «una gestione che, a livello comunale, sembra essere sfuggita di mano» e di un governo locale a cui «i cittadini guardano con grande diffidenza». E aggiungono che «Forza Italia chiederà agli alleati del centrodestra di avviare anche una fase di riflessione sul dopo Abramo».
«SENZA FORZA ITALIA IL CENTRODESTRA NON AVREBBE VINTO» A firmare la nota sono Luigi Levato, Andrea Amendola, Carlotta Celi, Manuela Costanzo, Roberta Gallo, Giulia Procopi, Ivan Cardamone, Lea Concolino, Modestina Migliaccio e Alessio Sculco.
Abramo è secondo loro «un sindaco che, con le sue caratteristiche di imprenditore, ha contrassegnato un’epoca e ha lasciato un segno positivo nel governo della città, godendo di una piena autonomia dalle stesse forze politiche che lo hanno proposto e sostenuto sia nella corsa al governo cittadino che a quello provinciale». Ma alla premessa segue la constatazione per cui «senza Forza Italia il centrodestra non avrebbe conquistato né la città di Catanzaro né tantomeno la Provincia, sia per l’organizzazione messa a disposizione sia per l’apparato ed i risultati elettorali conseguiti». Per questo proprio i berlusconiani sentono «la responsabilità di segnalare al centrodestra il rischio di un progressivo scollamento con la gente e i suoi bisogni», una responsabilità «che non viene richiesta alle liste civiche che, per la loro natura, sono percepite dall’opinione pubblica come soggetti politici non catalogabili rigorosamente con uno schieramento».
UNA «FASE STRATEGICA» VERSO LE REGIONALI Insomma: «Se fallisce il centrodestra al Comune di Catanzaro fallisce il progetto di rinnovamento generazionale della nostra città promosso da Forza Italia, che ha portato tra l’altro all’interno dell’aula rossa ben quattro donne, fatto storico per la città. Per queste ragioni, e tante altre che occorrerà fare emergere, Forza Italia – dichiarano consiglieri e assessori – ha deciso di interrogarsi sul perché il governo cittadino, nonostante i contributi di grande responsabilità, dedizione e qualità che vengono dai rappresentanti in seno all’Amministrazione, non riesce a tradurre in fiducia il proprio operato». E non manca nemmeno il riferimento alle prossime consultazioni: «La coalizione di centrodestra si appresta a vivere una fase strategica, nell’imminenza della competizione regionale, che rappresenterà un’eccezionale occasione per il rilancio definitivo del ruolo del capoluogo di regione».
IL CASO DEL CENTRO STORICO Il problema di corso Mazzini è «solo la prima di varie questioni che ci impongono tale riflessione». Sarebbe stato lo stesso Tallini, spiegano consiglieri e assessori, a segnalare «anche attraverso una telefonata, sms e foto» al sindaco, le «perplessità» su quanto stava avvenendo nel centro storico con l’installazione dei paletti e l’inversione del senso di marcia. «Perplessità che sono state manifestate» anche in Giunta e in riunione dei capigruppo ricevendo, però, «puntualmente risposte di chiusura, a dimostrazione di una incapacità di ascolto». E alla fine «solo le rimostranze di una parte di commercianti, accompagnati da esponenti del centrosinistra, hanno fatto desistere dalla isolata decisione». Ma il problema per Forza Italia non è solo il centro storico: «Se tanti cittadini ci segnalano strade dissestate, guasti e non tempestivi o mancati interventi sulla illuminazione pubblica nonostante le reiterate segnalazioni, quartieri interi in cui non si interviene ormai da tempo per la normale pulizia e varia manutenzione ordinaria, qualcosa vorrà pure dire».
I CONSULENTI DELLA DISCORDIA La questione si sposta inevitabilmente sul piano politico. Per i berlusconiani «diventa poi incomprensibile il ricorso a consulenti, sia pure a titolo gratuito, che si sono candidati contro la coalizione del centrodestra alle ultime elezioni e che persino al ballottaggio sono stati avversari irriducibili del nostro schieramento». Consulenti «che, a prescindere dalle capacità professionali, dimostrano un particolare dinamismo nella gestione e che sicuramente non lavorano nell’interesse e con l’obiettivo di realizzare quel programma di governo uscito fuori dalla consultazione elettorale».
Per tutte queste ragioni il centrodestra catanzarese ritiene di non poter «pagare un costo politico enorme per una gestione che, a livello comunale, sembra essere sfuggita di mano, dimostrandosi ben lontana dal proprio modello ideale di sviluppo individuato e condiviso all’inizio del percorso amministrativo». La carne al fuoco, come «base di discussione che si intende avviare nei prossimi giorni», evidentemente non manca. «Su queste riflessioni – concludono infatti consiglieri e assessori di Forza Italia – ci sforzeremo per creare i presupposti per future coalizioni che dovranno mettere in campo progetti ambiziosi e innovativi, la cui esecuzione dovrà essere affidata a donne e uomini non solo professionalmente certificati, ma anche politicamente affidabili». (spel)

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