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Endorsement di Picierno: «Oliverio ha dato tanto per la Calabria»

L’eurodeputata del Pd presente all’inaugurazione della nuova sede dem a Cosenza. Il governatore: «Il partito non può ignorare i meriti del mio governo»

Pubblicato il: 22/06/2019 – 20:30
Endorsement di Picierno: «Oliverio ha dato tanto per la Calabria»

di Michele Presta
COSENZA «In questi anni di governo regionale ho dovuto fare tutto in solitudine, certo se avessi avuto una collettività, la stessa che esisteva quando ho iniziato a frequentare le sedi di partito, sarebbe stato meglio e sicuramente diverso. Questo l’ho già detto nell’assemblea di Lamezia Terme, ma adesso posso anche aggiungere che in molti ritornano al Partito Democratico. Finalmente, chi non muore si rivede». Mario Oliverio nella nuova sede del piddì provinciale di Cosenza, a via Macallè, spinge affinché l’intera famiglia democratica possa candidarlo in pectore alle prossime elezioni regionali «ma solo dopo aver fatto delle valutazioni di merito sul mio operato». Al brindisi battezzare il nuovo spazio provinciale, oltre al presidente della regione, al segretario provinciale Luigi Guglielmelli e alla deputata Enza Bruno Bossio, il padrino e la madrina della nuova federazione sono l’eurodeputata Pina Picierno ed il commissario regionale Stefano Graziano.
Slanciata la seconda, prudente il primo. «Non sta a me dire se il Partito Democratico sia compatto nella scelta di Mario Oliverio candidato alla regione Calabria – dice Pina Picierno -. Io so che la Calabria ha cambiato reputazione in Europa, rispetto a quando era governata male. Si utilizzavano in modo disastroso i fondi europei o peggio ancora venivano utilizzati in modo clientelare. Grazie al lavoro svolto da Oliverio abbiamo cambiato immagine e dato ai calabresi delle occasioni concrete. Abbiamo scritto una prima parte di questa storia, adesso facciamo in modo che continui».
LA DECISIONE AL FRESCO DELLA MONTAGNA Mancano i dettagli ma il partito si riunirà sabato 29 giugno a Camigliatello. Dall’assemblea silana Oliverio potrebbe ricevere il via libera per tentare la rielezione. «Valutiamo quello che ho fatto. Lo mettiamo nero su bianco –dice-, il partito non potrà certo non tenerne conto». I risultati (positivi) del comitato di sorveglianza sul Psr, l’ingresso di forza lavoro in agricoltura, il ribaltone nelle classifiche sui fondi comunitari, le politiche produttive e non quelle di assistenzialismo, sono i poker d’assi che il presidente è pronto a mettere sul tavolo. Poi ci sono tutte le beghe di partito che però devono essere risolte. «Sono stato lasciato solo» ribadisce «ma a sparare contro di me sono stati cacciatori senza il permesso di caccia». E l’allusione ai nemici-amici non viene nascosta. «Non sto dicendo nulla di nuovo, quello che è stato fatto contro di me in questi anni è facilmente consultabile».
NELLE NUOVE STANZE Il trasloco dalla sede storica di Viale Trieste è stato avallato dalla segreteria provinciale su richiesta dei Giovani Democratici. «Avevamo bisogno di una federazione all’interno della città –dice Guglielmelli- perché è ai grandi centri urbani con cui dobbiamo ristabilire il contatto. Cosenza, Rende, Corigliano Rossano». Nuovo taglio, nuova vita. Ne è convinta anche la deputata Bruno Bossio: «Cambiare sede è come cambiare taglio di capelli». Se il Pd prova a ricompattarsi nel nome di Luigi Zingaretti il primo ingresso nella nuova federazione è tutto di matrice “Circolo Cosenza 1”. Hanno latitato i seguaci di Guccione, idem per quelli di Stefania Covello. Tra gli assenti anche il senatore Ernesto Margorno ed il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci. Ma nonostante le assenze Pina Picierno sorride. «A Cosenza c’è un partito vivacissimo». Un partito che con la nuova sede vuole riorganizzarsi. Basta al tesseramento secondo regolamenti inderogabili e soprattutto una ritrovata capacità di interloquire con gli attivisti delle liste civiche. «Non possiamo più perderci dietro alle beghe su chi indice o meno la riunione di partito –spiega Stefano Graziano-. Solo dimostrando la nostra massima apertura le persone si riavvicineranno al nostro partito». (m.presta@corrierecal.it)

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