CATANZARO “L’autonomia della Calabria e la sua classe dirigente. Salute, servizi alle persone e politiche sociali nella prospettiva del Regionalismo differenziato”. Sono questi i temi che saranno discussi nella tavola
rotonda, organizzata dal Movimento “Officine del Sud” che si svolgerà mercoledì 26 giugno con inizio alle ore 17 nella Sala delle Culture del Palazzo della Provincia di Catanzaro.
Un confronto serrato su un argomento decisamente delicato per il futuro del Mezzogiorno e della Calabria in particolare per i riflessi che potrebbero derivare dall’introduzione del sistema del regionalismo differenziato previsto dall’agenda dell’attuale governo giallo-verde. Soprattutto sul futuro assetto di servizi fondamentali per i cittadini quali quelli sanitari e dei servizi alle persone nonché delle politiche sociali. Servizi che un meccanismo come quello disegnato dalla richieste avanzate da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna sarebbero messi duramente alla prova.
Proprio per i timori dei contraccolpi del regionalismo differenziato sulla nostra regione a gennaio scorso il Consiglio regionale della Calabria all’unanimità si era espresso con una risoluzione che diffidava il governo «a predisporre atti che prevedano trasferimenti di poteri e risorse ad altre Regioni sino alla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale (art.117, lettera m della Costituzione)».
Un tema divenuto ancor più attuale oggi alla luce dell’accelerazione che il governo vorrebbe imprimere all’inter.
Alla tavola rotonda, introdotta da Claudio Parente, presidente del Movimento “Officine del Sud” nonché capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, relazionerà il presidente di Demoskopika Raffaele Rio con uno studio specifico sul tema. L’appuntamento, moderato dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti Giuseppe Soluri, metterà a confronto le idee del presidente del consiglio regionale Nicola Irto, del segretario questore di Palazzo Campanella Domenico Tallini e dei sindaci di Catanzaro, Vibo e Cosenza, Sergio Abramo, Maria Limardo e Mario Occhiuto.
x
x