CORIGLIANO ROSSANO La Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro ha chiesto la condanna a sei anni in primo grado dell’ex sindaco di Corigliano, Pasqualina Straface, per abuso d’ufficio e falso con concorso in associazione mafiosa. Prescrizione da dichiarare per tutti gli altri nove coimputati.
È quanto emerso oggi durante l’udienza di oggi nella quale sono anche iniziate le arringhe difensive. Secondo il pubblico ministero della Dda di Catanzaro, Domenico Assumma, Pasqualina Straface nella sua allora veste di sindaco avrebbe aiutato le cosche locali con lavori di somma urgenza commissionati a seguito di un’alluvione.
Il processo, nato dagli atti d’accusa dell’inchiesta antimafia denominata “Santa Tecla” che nel luglio 2010 ha condotto in carcere 67 persone e ha portato allo scioglimento per infiltrazione mafiose dell’amministrazione comunale eletta di Corigliano con l’arrivo della commissione antimafia in comune nel 2011, sta dunque volgendo al termine.
Come si ricorderà, nel procedimento originario Santa Tecla, la posizione di Pasqualina Straface era stata archiviata. Successivamente la Procura distrettuale antimafia di Catanzaro aveva disposto la riapertura delle indagini per quello che riteneva un filone collegato all’originario procedimento e che in queste settimane si concluderà. Il prossimo 2 luglio, infatti, è prevista la discussione della difesa, con repliche e sentenza fissate per il 19.
Il collegio difensivo degli imputati è composto dagli avvocati Gianluca Serravalle, Nicola Carratelli, Antonio Fusaro, Angelo Gencarelli, Antonio Pucci, Ettore Zagarese, Giacinto D’Urso, Maria Sammarro e Giovanni Milito; il Comune si è costituito parte civile con l’avvocato Mario Elmo. (lula)
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