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Oliverio: «Sull'ambiente abbiamo investito 30 milioni»

Il presidente della Regione a “La Calabria cambia passo”: «Basta con lo scimmiottare modelli che nulla a che fare con la nostra terra». L’assessore Rizzo: «Abbiamo puntato su un turismo lento e cul…

Pubblicato il: 25/06/2019 – 21:34
Oliverio: «Sull'ambiente abbiamo investito 30 milioni»

SCILLA «In questi anni abbiamo investito 30 milioni di euro per valorizzare il grande patrimonio naturale della Calabria, il cui valore è davvero inestimabile. C’è ancora tanto da fare, soprattutto in termini di educazione ambientale, ma questo è già un primo ed importante passo per costruire il futuro di una regione storicamente marginalizzata. I Parchi, le aree protette e le riserve naturali possono realmente rappresentare un motore di crescita e sviluppo e, attraverso una visione unitaria, continueremo a far rete con loro, a creare sinergie con i Comuni e con le parti associative, per valorizzare le bellezze calabresi al di fuori dei confini nazionali».
Lo ha detto stamattina il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, in occasione dell’evento “Le aree protette della Calabria e il turismo sostenibile”, primo di quattro incontri inseriti nel tema più generale “La Calabria cambia passo”. L’incontro si è tenuto a Scilla, all’interno dello splendido Castello Ruffo. Nel corso dei lavori sono stati presentati e illustrati i progetti realizzati e quelli in cantiere, il brand “Calabria Parchi Turismo Sostenibile” e la destinazione unica delle Aree Protette calabresi.
“Abbiamo realizzato un corposo programma di realizzazioni ed investimenti non estemporaneo o improvvisato – ha aggiunto Oliverio – ma parte di una visione complessiva della crescita e dello sviluppo della Calabria. Un tassello, quindi, di un grande mosaico che si collega all’utilizzo virtuoso dei fondi europei, al ricambio generazionale in agricoltura, agli investimenti per la valorizzazione dei borghi (136 milioni di euro destinati alla parte pubblica e alla parte privata), dei beni culturali, delle infrastrutture di collegamento tra la Calabria e il resto del Paese, dell’Europa e del mondo, della ferrovia jonica, delle ciclovie, della sentieristica, delle ferrovie turistiche, ecc. Tutto trova posto in un disegno generale che abbiamo tracciato in questi anni e che mira a ricomporre la frammentarietà in unità. Stiamo perfino utilizzando il personale di “Calabria Verde” per realizzare alcuni obiettivi di questa strategia. Penso per esempio alla sentieristica”.
«Una regione – ha concluso il presidente Oliverio – costruisce il proprio futuro valorizzando e facendo esprimere al meglio le risorse di cui dispone non scimmiottando, come spesso è avvenuto in passato, modelli che nulla a che fare con la nostra terra, la nostra cultura, le nostre tradizioni. Ci sono tutte le condizioni per far diventare la nostra come la regione più attrattiva per quanto riguarda il turismo sostenibile. Abbiamo gettato buone basi per un cammino che ancora è lungo, ma che già mostra risultati assai positivi».
L’incontro di questa mattina è servito a far conoscere e apprezzare lo straordinario capitale naturale della Calabria e, in particolare, del Parco Nazionale dell’Aspromonte, protagonista, insieme al Parco Nazionale del Pollino, al Parco Nazionale della Sila e al Parco Regionale delle Serre, di un nuovo approccio di tutela, conservazione e valorizzazione. Grazie alle risorse impiegate dall’ente regionale in fase di programmazione del POR 2014-2020 e agli interventi del Dipartimento Ambiente e Territorio della Regione Calabria, infatti, sono stati avviati importanti progetti che hanno coinvolto, oltre agli enti gestori dei Parchi e delle Riserve, le università calabresi, associazioni, volontari e numerosi esperti naturalisti. Quattro i progetti finanziati. Tra questi figurano: il monitoraggio, che ha lo scopo di analizzare, valutandone grado di compromissione e stato di conservazione, habitat e specie presenti sul territorio e soddisfare le direttive nazionali in favore dei siti di Rete Natura 2000; la sentieristica, che ripristina i tracciati esistenti, crea nuovi itinerari, valorizzando i musei tematici e le aree di pregio, e offre in completa sicurezza servizi capaci di attrarre flussi di visitatori e turisti durante il corso dell’anno; il marketing turistico territoriale, finalizzato al potenziamento del patrimonio naturale attraverso interventi migliorativi degli standard di offerta come la messa in rete di prodotti, servizi e infrastrutture in grado di intercettare flussi turistici nazionali e internazionali; la ciclovia dei parchi, destinata a realizzare un percorso cicloturistico che faccia fruire dei paesaggi della dorsale calabrese coi suoi geositi, alberi monumentali e borghi a valenza culturale.
«Questi progetti – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Antonella Rizzo – fanno dialogare tra loro, per la prima volta, i territori calabresi. Dal Pollino all’Aspromonte, passando per l’Altopiano della Sila e ai boschi delle Serre, fino alle Aree protette ed ai Parchi marini, abbiamo intrapreso un percorso volto ad implementare un turismo di tipo lento ma anche culturale e in grado di dar vita a una regione che possa rappresentare un esempio per altre realtà. In questo discorso – ha aggiunto Rizzo – rientrano anche le politiche prettamente ambientali: stiamo lavorando ad azioni che eliminino progressivamente l’uso della plastica e mirino alla pulizia del mare».
Nel corso della mattinata, il ricco programma ha pure registrato gli interventi del dirigente Dipartimento Ambiente e Territorio Orsola Reillo, del dirigente Settore Parchi ed Aree Naturali Protette Giovanni Aramini e, ancora, di Domenico Creazzo e Sergio Tralongo, rispettivamente vicepresidente e direttore del Parco Nazionale dell’Aspromonte.

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