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Lamezia, va ai domiciliari lo zio accusato di avere abusato della nipote

La vicenda risalirebbe al 2016 ed è arrivata all’attenzione degli investigatori nel corso di una intercettazione dell’inchiesta “Crisalide” contro la cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri

Pubblicato il: 26/06/2019 – 21:18
Lamezia, va ai domiciliari lo zio accusato di avere abusato della nipote

CATANZARO Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha concesso gli arresti domiciliari a un 36enne lametino accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti della nipote che all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 14 anni. La vicenda risale al 2016 e arriva all’attenzione delle forze dell’ordine durante le indagini del procedimento “Crisalide” che la Dda di Catanzaro stava compiendo nei confronti della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri. Nel corso delle indagini, durante una intercettazione, la madre della minore è stata ascoltata mentre parlava del sospetto che figlia avesse subìto abusi sessuali. La ragazza avrebbe poi parlato con una psicologa insieme alla quale sarebbero emersi i problemi. In seguito, nel 2018, la Dda ha inviato il fascicolo alla Procura di Lamezia Terme che ha messo in atto le indagini e tratto in arresto il 36enne lo scorso sette giugno.
L’indagato, tramite il proprio legale, l’avvocato Domenico Villella, si è rivolto al Riesame per quanto riguarda gli estremi delle esigenze cautelari, senza entrare nel merito della gravità indiziaria della vicenda, anche perché mancano gli elementi tecnici come l’incidente probatorio. La difesa ha basato la propria richiesta di un alleggerimento delle misure cautelari sulla delicata situazione familiare della minore, sugli episodi di abuso (ne vengono contestati due) che sono risalenti nel tempo, sul fatto che al momento nessuno abbia sporto denuncia sull’accaduto – la ragazza, nel corso delle indagini, è stata sentita dai carabinieri e avrebbe confermato quanto detto alla psicologa – e sul fatto che dopo l’accaduto siano trascorsi tre anni e mezzo e la giovane, oggi 17enne, in questo arco di tempo non abbia ricevuto dallo zio alcun avvicinamento o minaccia.
Per quanto riguarda le mere esigenze cautelari, dunque, il Riesame ha destinato il 36enne agli arresti domiciliari. (aletru)

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