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Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza di nuovo in Calabria a Ferragosto

Nel corso dell’incontro di mercoledì al Viminale sono stati chiesti interventi di emergenza nel contrasto alla ‘ndrangheta. Positiva la risposta da parte dei vertici del Cnosp. Nuovi investigatori …

Pubblicato il: 27/06/2019 – 20:24
Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza di nuovo in Calabria a Ferragosto

di Alessia Truzzolillo
Si terrà anche quest’anno in Calabria, il 15 agosto, l’annuale riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica (Cnosp).
La città non è stata ancora designata, si parla di un altro luogo simbolo in cui la lotta alla ‘ndrangheta è serrata e potrebbe trattarsi, quest’anno, di Platì ma la scelta ancora non è stata confermata. La scorsa estate il Comitato si è riunito a San Luca (in foto immagini di Ferragosto 2018) in una villa confiscata alla famiglia ‘ndranghetista dei Pelle.
 La decisione di riportare in Calabria i vertici delle Forze dell’ordine e dell’intelligence, insieme al ministro dell’Interno, è stata presa ieri nel corso dell’incontro del Comitato, dedicato alla Calabria, che si è tenuto a Roma, al Viminale. Tavolo presieduto da Matteo Salvini, con la presenza del 
sottosegretario Nicola Molteni e dei capi delle Procure distrettuali calabresi di Catanzaro e Reggio Calabria, Nicola Gratteri e Giovanni Bombardieri.
 La richiesta è stata quella di un intervento imponente rispetto a un’emergenza criminale come quella della ‘ndrangheta la cui pervasività (lo hanno dimostrato anche inchieste recentissime come quella denominata “Grimilde” in Lombardia) si è ormai estesa in Italia e all’estero. Difronte a una situazione di emergenza è stato chiesto un intervento di emergenza, come avvenne negli anni duri della lotta a Cosa Nostra. Quello che serve sono soprattutto investigatori e giudici. Proprio la necessità di magistrati giudicanti ha spinto a richiedere di allargare il tavolo anche al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. In Italia, per quanto riguarda l’organico nelle Forze dell’ordine, la coperta, purtroppo, è troppo corta. La legge sul blocco del turnover e i prepensionamenti con quota 100 stanno creando seri vuoti nei presidi a livello nazionale. Basti pensare che, per quanto riguarda la Polizia, il Paese può contare su 100mila uomini, con un buco di almeno 20mila unità. E lo stesso può dirsi per quanto riguarda i Carabinieri e la Guarda di finanza (le fiamme gialle conterebbero un vuoto di circa 5000 militari). Nonostante questo sono stati sottolineati i risultati raggiunti in Calabria in termini di contrasto alle cosche le quali, nonostante il radicamento nel resto d’Italia e all’estero, mantengono in Calabria la casa-base delle proprie organizzazioni. Positiva la risposta da parte dei vertici del Cnosp. Se le promesse saranno mantenute, la Calabria dovrebbe ricevere nuove risorse in termini di investigatori, ottenendo una priorità, proporzionalmente ai vuoti di organico presenti in altre regioni. Nuovi innesti sono previsti per le Squadre mobili di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Crotone. Ma anche per quanto riguarda i Carabinieri e la Guardia di finanza è previsto un incremento di organico. La Calabria è l’unica regione nella quale per due volte, a Reggio Calabria, si è tenuto un consiglio dei ministri in seduta ordinaria. La speranza è che l’attenzione resti alta e gli interventi si facciano concreti. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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