MILANO Convalidato il fermo e applicata la misura cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Notaro e Andrea Lucio Rizzo, fermati, insieme ad altre 22 persone, nel corso dell’operazione Last Generation condotta dai carabinieri e coordinata dalla Dda di Catanzaro. Sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dalle modalità mafiose (perché agivano per conto della cosca Gallace di Guardavalle), dal fatto di essere associazione armata, dall’essersi avvalsi di minori nella distribuzione della droga e dall’avere immesso sul mercato ingenti quantità di cocaina.
Giuseppe Notaro è considerato tra gli elementi di vertice dell’associazione, «vero e proprio procacciatore di affari» per conto del gruppo. Risulta essere l’intermediario fondamentale che gli incontri e il trasposto per la cessione della droga fuori dalla Calabria. Notaro è stato, infatti, fermato a Milano così come Andrea Lucio Rizzo, che con i fratelli Adriano e Giulio, e la madre Concetta Battaglia, è accusato di essere pienamente inserito nella rete di spaccio al dettaglio della droga. Mercoledì i due indagati, assistiti dall’avvocato Francesco Catanzaro, sono stati interrogati dal gip di Milano che ha convalidato il fermo, applicato la misura in carcere. Il giudice ha poi trasmesso gli atti, per competenza, all’autorità giudiziaria di Catanzaro.
Sempre il gip lombardo ha convalidato il fermo e applicato gli arresti domiciliari per Tsegay Teklehaimanot, 33 anni, accusato di avere trasportato fino a Milano un pacco contenente 500 grammi di cocaina che ha fruttato al gruppo criminale circa 16mila euro.
Mercoledì sono stati effettuati gli interrogatori di garanzia da parte dei gip di Catanzaro Mariotti, Paris e Guerrieri dai quali si aspetta ora la decisione sulla convalide dei fermi degli indagati e l’eventuale applicazione della misura cautelare. (ale. tru.)
x
x