Sulla vicenda dei “concorsi universitari truccati” emersi dall’inchiesta della procura di Catania, il ministero dell’Istruzione «non starà a guardare e certamente si costituirà parte civile per chiedere il risarcimento dei danni ai professori di cui verrà accertata la responsabilità. Non faremo sconti a nessuno». Lo sostiene il ministro Marco Bussetti, in un’intervista a “Il Messaggero”, con riferimento all’indagine che ha coinvolto oltre 60 professori, tra cui anche due docenti dell’Università di Catanzaro. Secondo Bussetti si tratta di «fatti molto gravi che rischiano di appannare l’immagine del nostro sistema universitario che è invece di altissimo livello. Si tratta, al momento, soltanto di indagati. Occorre ovviamente attendere le decisioni definitive dei giudici. Ma anche qualora risultassero colpevoli, ciò non sarebbe sufficiente ad infangare il lavoro di tutti». I concorsi che dovessero risultate truccati – specifica il ministro – «saranno annullati. Il nostro ordinamento ha tutti gli strumenti per consentire il ripristino della legalità violata. Abbiamo immediatamente richiesto alla procura di Catania di fornirci la lista completa dei nomi dei docenti coinvolti nell’indagine penale. E procederemo conseguentemente a sospenderli non solo dalle commissioni di concorso, ma – conclude Bussetti – da qualsiasi eventuale rapporto di collaborazione in essere con il Miur».
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