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I Gentile ora vanno da Toti: il sogno è la scissione di Fi

Probabile la presenza dei due fratelli al teatro in cui il governatore ligure annuncerà le prossime mosse. L’obiettivo è avere voce in capitolo in occasione delle Regionali

Pubblicato il: 01/07/2019 – 11:20
I Gentile ora vanno da Toti: il sogno è la scissione di Fi

di Pietro Bellantoni
LAMEZIA TERME
Al Teatro Brancaccio, con ogni probabilità, ci saranno anche loro, i fratelli Gentile e i loro seguaci. Falliti i tentativi con Matteo Salvini, prima, e Giorgia Meloni, poi, ai due germani cosentini non resta che tentare una delle ultime carte: quella con sopra la faccia di Giovanni Toti.
I rumors delle ultime ore danno per certa la presenza dei Gentile e di Piero Aiello a Roma, in occasione della convention del 6 luglio (“L’Italia in crescita”) organizzata dal governatore della Liguria nonché neo coordinatore (in tandem con Mara Carfagna) di Forza Italia.
C’è grande attesa per quello che dirà/farà Toti, perché dalle sue scelte dipendono i futuri assetti del centrodestra nazionale. L’ex giornalista Mediaset, malgrado la nomina a coordinatore, potrebbe non aver abbandonato del tutto l’idea di una scissione da Berlusconi, finalizzata a creare un nuovo polo di centrodestra federato con la Lega e con Fratelli d’Italia.
Toti aveva fatto rientrare la protesta dopo le aperture dell’ex premier, che (pur senza nominarle esplicitamente) aveva promesso le primarie per la scelta del leader e i congressi regionali. Ma ora pare che il progetto sia stato archiviato e che il cavaliere non sia affatto intenzionato a cedere la guida del partito. Un cambio di linea che ha già messo in allarme Toti, a sua volta pronto a porre un chiaro aut aut: «Se in questo partito siamo disponibili a far rientrare tutti come eravamo capaci una volta, a mettere i gazebo nelle piazze e far venire i cittadini a chiedere di dare un giudizio su di noi, io credo che si possa ripartire. Chi vince vince e lealmente lo sosterremo tutti. Chi pensa che questo non sia possibile, lo dica subito perché io penso che le strade si separeranno».
I GENTILE ASPETTANO I Gentile, dal canto loro, osservano con particolare attenzione i movimenti del presidente ligure e, forse, sperano che alla fine con Berlusconi si determini una rottura definitiva. La creazione di una “cosa nuova”, infatti, porrebbe la loro area in una condizione diversa da quella attuale. I Gentile diventerebbero cioè gli unici referenti calabresi di un “partito” che siederebbe al tavolo delle trattative per le prossime Regionali e, ovviamente, per la scelta del candidato presidente.
I due fratelli, nelle loro possibili vesti di luogotenenti di Toti, avrebbero gioco facile nel mettere il veto al loro nemico pubblico numero uno, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, e nell’invitare la coalizione di centrodestra a cercare un altro candidato per la Cittadella.
È questa, manco a dirlo, la soluzione che il gruppo Gentile/Aiello di gran lunga preferirebbe.
Le ultime uscite di Toti sembrano andare in questo senso e potrebbero rappresentare l’ultimo avviso prima dell’addio a Fi. Berlusconi, che vuole preservare a tutti i costi l’unità, potrebbe però dare ascolto alle colombe azzurre e decidere davvero di “aprire” il partito, attraverso primarie e congressi. A quel punto, Toti dovrebbe rimanere dentro Fi per preparare la sua campagna per la conquista della segreteria, in uno scontro elettorale inedito che lo vedrebbe opposto a Carfagna e Maria Stella Gelmini.
Uno scenario di questo tipo metterebbe i Gentile davanti a due alternative: appoggiare Toti alle primarie, con l’obiettivo di ridefinire i rapporti di forza in Calabria e di intaccare la reggenza di Jole Santelli, oppure abbandonare l’ex direttore di Studio Aperto al suo destino, magari per intavolare nuove trattative o riprenderne di vecchie.
Il 6 luglio si saprà qualcosa in più. Una cosa è certa: i Gentile, more solito, non hanno intenzione di rimanere fuori dai giochi. (p.bellantoni@corrierecal.it)

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