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La radiografia del Por: bene la Banda larga, Metro Cosenza a rilento

I dati della Regione per il Comitato di sorveglianza: 50 avvisi pubblicati per un importo superiore a 600 milioni. «Aiuti a 344 imprese per innovazione e sviluppo». Solo 2,8 milioni certificati per…

Pubblicato il: 01/07/2019 – 13:52
La radiografia del Por: bene la Banda larga, Metro Cosenza a rilento

CATANZARO Cinquanta avvisi pubblici pubblicati, per un importo superiore a 600 milioni, di cui 38 chiusi con graduatoria definitiva per un importo di oltre 400 milioni. E’ questo lo stato di avanzamento del Por Calabria 2014-2020 al 28 giugno 2019: i dati sono riportati nell’informativa contenuta nella documentazione della Regione relativa ai lavori del Comitato di Sorveglianza sulla programmazione e sulla spesa dei fondi comunitari, svoltosi nei giorni scorsi all’Università di Reggio Calabria (qui il nostro servizio sull’appuntamento). L’informativa, consultabile sul sito istituzionale di “Calabria Europa”, parte da considerazioni di carattere generale, ricordando che il Programma operativo regionale (Por) ha una dotazione finanziaria complessiva di 2,378 miliardi ed “è strutturato in 14 Assi, di cui 10 cofinanziati dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), per un totale di 2,039 miliardi, e 4 cofinanziati dal Fse (Fondo sociale europeo), per complessivi 339,1 milioni”.
I principali parametri finanziari registrano questi valori: costo totale operazioni selezionate 1,461 miliardi circa (61,4%); spesa ammissibile dichiarata dai beneficiari 446 milioni circa (18,8%). Tra i due fondi, riporta ancora l’informativa, «il Fesr è quello che registra valori maggiormente significativi sia in termini di costo totale delle operazioni selezionate (66,7%) sia in termini di spesa ammissibile (18,9%). Nell’ambito degli Assi, si segnalano l’Asse 5 “Prevenzione dei rischi” (costo ammissibile, 257%; spesa ammissibile 71%; l’Asse 4 ‘Efficienza Energetica e Mobilità sostenibile’ (costo ammissibile, 70%, spesa ammissibile 9%); l’Asse 7 “Sviluppo delle Reti di Mobilità sostenibile” (costo ammissibile 62%, spesa ammissibile 33%); l’Asse 6 “Patrimonio ambientale e culturale” (costo ammissibile, 66%, spesa ammissibile, 17%). Il Fse registra, per contro, un costo totale delle operazioni selezionate e una spesa ammissibile pari, rispettivamente, al 29,6% e al 17,6% della dotazione finanziaria. Registrano le migliori performance – è scritto – l’Asse 12 ‘Istruzione e Formazione’ (costo ammissibile 33,5%, spesa ammissibile 24,7%) e l’Asse 8 ‘Occupazione sostenibile’ (costo ammissibile 33,3%, spesa ammissibile 19,2%)».
Complessivamente «sono stati pubblicati 50 avvisi pubblici, per un importo superiore a 600 milioni, di cui 38 chiusi con graduatoria definitiva per un importo di oltre 400 milioni. Attraverso tali avvisi e grazie alle ulteriori procedure avviate (piani, programmi) è stato possibile sostenere 344 imprese per progetti di innovazione e ricerca & sviluppo e 7 Poli di innovazione tecnologica; inserire oltre 300 ricercatori e addetti qualificati nelle imprese beneficiarie; completare l’infrastruttura Banda Ultra Larga per ulteriori 165 Comuni; finanziare 11 piattaforme di servizi digitali per cittadini e imprese e 13 progetti per la digitalizzazione e la semplificazione della pubblica amministrazione regionale; sostenere 369 piccole e medie imprese per progetti di internazionalizzazione, di riorganizzazione aziendale e di potenziamento delle micro filiere produttive locali; avviare la seconda fase dei “Grandi Progetti” metropolitani per il collegamento su ferro Catanzaro-Germaneto e per la metropolitana Cosenza-Rende; avviare la seconda fase di 7 progetti a cavallo; potenziare 6 infrastrutture portuali; assicurare il finanziamento a 230 Comuni per la riduzione dei consumi energetici; erogare 4.758 borse di studio; coinvolgere 8.068 alunni in attività didattiche extracurriculari; sostenere 247 studenti per il conseguimento dei master; attivare percorsi di inclusione lavorativa che hanno coinvolto 2.678 soggetti e 1.227 tirocini».
Le procedure messe in campo della Regione, prosegue l’informativa, «hanno consentito di finanziare 138 progetti per il contrasto all’erosione costiera e al rischio idrogeologico; 223 interventi per garantire una gestione efficiente del ciclo dei rifiuti; 26 beni culturali in corso di valorizzazione e recupero; 70 progetti per la tutela e il monitoraggio ambientale; finanziare 599 istituti scolastici per dotarsi di nuove dotazioni tecnologiche; 51 edifici scolastici comunali per l’adeguamento sismico».
Per quanto riguarda l’andamento della spesa dei fondi comunitari, nell’informativa la Regione osserva che «per effetto delle cinque domande di pagamento presentate è stata certificata una spesa complessiva di 420 milioni, di cui 315 milioni a carico della quota Fesr. Il valore complessivo della spesa certificata ha consentito sia di superare del 16% il target di spesa previsto al 31 dicembre 2018, pari a 363 milioni, per non incorrere nel disimpegno automatico, sia di raggiungere con 7 mesi di anticipo il target nazionale previsto per luglio 2019 (pari a circa 413 milioni). Il 10 maggio 2019 – si rileva – è stata trasmessa una nuova domanda, legata al conseguimento dei target finanziari previsti per acquisire la riserva di efficacia per ognuno dei 13 Assi del Por interessati (al netto dell’Asse 14), in virtù della quale sono stati certificati ulteriori 15 milioni, relativi a spese effettivamente sostenute dai beneficiari entro il 31 dicembre 2018. Pertanto, l’importo complessivo delle spese certificate è passato da 420 milioni di euro a 435 milioni di euro, di cui 326 milioni di euro di quota Fesr».
Secondo quanto emerge dall’informativa al Comitato di Sorveglianza, infine, «la spesa totale prevista per l’anno 2019, pari 338 milioni, sommata alla spesa certificata al 31 dicembre 2018 consentirebbe di superare il target previsto per non incorrere nel disimpegno automatico, fissato a 614 milioni, per oltre 38 milioni. Le spese previste per l’anno 2020, pari a 464 milioni circa, se confermate, consentirebbero di superare il target previsto (1.077 milioni) di oltre 200 milioni. Queste previsioni di spesa, con particolare riguardo a quelle formulate per l’anno 2019, sono state verificate nel corso di specifici incontri periodici con le competenti strutture regionali responsabili dell’attuazione del Por Calabria».
METRO COSENZA A RILENTO L’attuazione del progetto della metropolitana di Catanzaro «procede regolarmente«, mentre il progetto del collegamento metropolitano tra Cosenza, Rende e Università della Calabria «ha subìto un rallentamento» nelle fasi di avvio. È quanto emerge dall’informativa della Regione. Sotto osservazione, in particolare, l’Asse 4 del Por Calabria, relativo alla mobilità sostenibile: il Programma operativo regionale – si specifica – «punta al completamento dei Grandi Progetti», con particolare riferimento alle cosiddette metropolitane di Catanzaro e di Cosenza.
Per quanto riguarda il “Nuovo collegamento metropolitano ferroviario” di Catanzaro (importo pari a 142 milioni), la spesa certificata al momento è pari a 26,4 milioni: l’intervento, si legge nell’informativa, «connetterà, attraverso un sistema di trasporto a guida vincolata, il centro urbano della città di Catanzaro con l’area servizi di località “Germaneto” (Cittadella universitaria, Cittadella regionale e ospedale), prevedendo, inoltre, l’integrazione modale con la rete ferroviaria esistente nelle località “Sala” e “Lido” di Catanzaro. Il Grande Progetto ha registrato un avanzamento della spesa pari al 20% dell’importo di progetto e l’attuazione procede regolarmente». Con riferimento al “Sistema di collegamento metropolitano tra Cosenza Rende e Università della Calabria” (importo pari a 156,8 milioni) l’informativa parla di una spesa certificata di 2,8 milioni: «L’intervento – è scritto poi nel report – connetterà, attraverso un sistema di trasporto a guida vincolata, il centro urbano della città Cosenza con il Campus Universitario dell’Università della Calabria, nella località Arcavacata di Rende, attraverso il collegamento dei nodi di scambio modale passeggeri prevedendo, inoltre, l’integrazione modale con la rete ferroviaria esistente “Rogliano-Cosenza”. L’intervento – spiega l’informativa regionale – ha subìto un rallentamento in primo luogo nella fase di avvio dell’attuazione per l’iter autorizzativo per l’esercizio del materiale rotabile e la redazione della progettazione esecutiva, in secondo luogo in fase di avvio dei lavori per la risoluzione di alcune interferenze con il tracciato di progetto».
AGENDA DIGITALE È pari a 26,5 milioni la spesa finora certificata registrata per l’Asse “Sviluppo dell’Agenda digitale” del Por Calabria 2014-2020. Il dato emerge dall’informativa sullo stato di avanzamento della spesa dei fondi comunitari della Regione illustrata al Comitato di Sorveglianza che si è svolto nei giorni scorsi all’Università di Reggio Calabria.
«L’Asse – ricorda l’informativa – sostiene, da un lato, il consolidamento dell’infrastruttura a banda ultra larga, con l’obiettivo di dotare tutti i Comuni calabresi di una connessione minima pari a 30 megabyte al secondo e, dall’altro, lo sviluppo e l’offerta di nuovi servizi online. A fronte di una dotazione finanziaria pari a 168,9 milioni, l’Asse registra un costo ammissibile totale delle operazioni selezionate di 99,7 milioni (pari al 59,0%) e pagamenti per 27 milioni (pari al 16,0%) e una spesa certificata di 26,5 milioni». 
All’avanzamento della spesa certificata, spiega la Regione nell’informativa, hanno contribuito varie procedure, tra queste quelle della “Banda Ultra Larga e sviluppo digitale seconda fase”, per un importo pari a 30 milioni e una spesa certificata di 17,6 milioni: «Tale procedura, in corso di realizzazione, presenta – si legge nel report – un avanzamento fisico del 67%, con collaudo dei lavori presso 110 Comuni». Risultano poi «concluse le attività di sviluppo e implementazione, in corso le attività di collaudo delle numerose componenti del sistema, e rilasciati 5 applicativi» del Sistema informativo sanitario regionale, che ha un importo pari a 16 milioni e una spesa certificata di 5,4 milioni. «È in corso di attuazione», poi, il Progetto strategico “Calabriaimpresa.eu” (importo 3,8 milioni e una spesa certificata 1,3 milioni), che prevede la realizzazione di una soluzione di accesso unico ai servizi e agli strumenti digitali dell’amministrazione regionale per le imprese. «Sono state poi avviate – aggiunge l’informativa regionale – ulteriori procedure che contribuiranno in futuro al conseguimento degli obiettivi dell’Asse»: tra queste lo “Sviluppo Banda Larga in Calabria in attuazione della delibera Cipe del 6 agosto 2015, numero 65”, per un importo pari a 13,5 milioni, con i lavori aggiudicati ad aprile 2019, e il “Fascicolo sanitario elettronico in Calabria” (importo pari a 2,6 milioni).

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