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Scontri su fondi e consulenze, assessore sull'Aventino a Crotone

Leo Pedace apre un nuovo fronte di tensione nella maggioranza. Ultima contesa su una riunione a tre per decidere i fondi da destinare ai Lavori pubblici

Pubblicato il: 03/07/2019 – 11:26
Scontri su fondi e consulenze, assessore sull'Aventino a Crotone

di Gaetano Megna
CROTONE
Veleni e colpi all’arma bianca. Sono ormai cinque giorni che l’assessore ai Lavori pubblici al Comune di Crotone, Leo Pedace, non si reca al suo ufficio al Comune. A Palazzo raccontano che ci sono problemi all’interno della maggioranza. 
E, nel quadro delle tensioni, si inserisce anche il recente interessamento della Guardia di Finanza a una parte dell’attività amministrativa del Comune, che potrebbe non essere limitata alle presunte anomalie nella gestione della Fiera mariana ma estendersi anche alle assunzioni in una partecipata. Si mormora addirittura di avvisi di garanzia, tra i ben informati, ma le bocche sono cucite. Si parla, invece, e con dovizia di particolari, del motivo che ha spinto Pedace a ritirarsi sull’Aventino. E cioè i contrasti sugli incarichi professionali concessi a professionisti di area, alcuni dei quali sarebbero vicini al leader della coalizione Enzo Sculco. L’assessore sarebbe indispettito dalle attenzioni (soprattutto economiche: migliaia di euro) riservate alle consulenze mentre si lesinano i centesimi per le attività dell’assessorato ai Lavori pubblici. In sostanza, Pedace non ha potuto completare alcuni lavori avviati, perché mancano i soldi e i cittadini ogni mattina bussano alla porta del suo assessorato per chiedere conto. Si fa l’esempio della bitumazione di strade e si fa presente che in alcune aree di competenza del Comune l’erba è alta due metri. La bitumazione delle strade è avvenuta, ma l’erba ai bordi è rimasta altissima, perché la competenza non è di Pedace in quanto la delega del Verde pubblico era stata assegnata a Rori De Luca, che si è dimesso, ed ora è nelle competenze del sindaco. Chi racconta dice che lo snaturamento delle deleghe (scissione del Verde pubblico dal resto dei Lavori pubblici) sarebbe stato pensato per favorire personale vicino a Sculco ma che non è annoverato tra gli amici di Pedace. 
La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stata una riunione a tre (assessore al Bilancio, Benedetto Proto, Sculco e il dirigente dei settori Lavori Pubblici e Urbanistica, Giuseppe Germinara) finalizzata a decidere le somme da assegnare anche ai Lavori pubblici. Alla riunione Pedace non è stato invitato. Le gole profonde raccontano anche di un comportamento poco conciliante di Germinara nei confronti Pedace. Il primo rallenterebbe le proposte dell’assessore ai Lavori pubblici. Pedace, quindi, si è ritirato sull’Aventino: da 15 giorni non si sente con Sculco. Prima dell’apertura della crisi di rapporti, i due si vedevano e si sentivano più volte al giorno. Da due settimane i rapporti sono praticamente assenti e Pedace non avrebbe volutamente risposto a una telefonata fattagli dal “reuccio” di via Firenze. (redazione@corrierecal.it)

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