COSENZA «L’elezione per la prima volta alla guida dell’ateneo cosentino di un calabrese nonché ex studente Unical, divenuto poi un ricercatore di fama internazionale, rappresenta una novità assoluta e la dimostrazione che i calabresi possono e debbono essere profeti in Patria». Così commentano, in una nota congiunta, Tonino Russo e Giuseppe Lavia, rispettivamente segretario generale di Cisl Calabria e di Cisl Cosenza, l’elezione di Nicola Leone a rettore dell’Università della Calabria. Per Russo e Lavia, «la costruzione di un futuro diverso per la nostra regione richiede l’assunzione di responsabilità delle migliori energie ed intelligenze calabresi».
«Per la Cisl occorre ora lavorare insieme – aggiungono – per rafforzare il rapporto tra l’Unical e il territorio, per rilanciare un’offerta formativa capace di guardare sempre di più alle dinamiche del mercato del lavoro e agli scenari tendenziali socio-economici».
Secondo Russo e Lavia, «l’Unical rappresenta un punto di forza su cui costruire prospettive di sviluppo economico, occupazionale, sociale e culturale del territorio». «Ed il territorio e le istituzioni – affermano ancora – devono guardare di più alle competenze e alle esperienze maturate in Unical, utili a sviluppare progetti di sviluppo locali e di modernizzazione amministrativa di cui abbiamo disperatamente bisogno per arrestare una tendenza alla desertificazione economica e all’esodo dei giovani e delle intelligenze. Come Cisl, nel rispetto dei ruoli, siamo pronti a collaborare per rendere più forte l’Unical, seguendo la strada dell’internazionalizzazione e dell’innovazione, del trasferimento tecnologico, del sostegno alle start up. Valorizzando le competenze e l’impegno di docenti e personale amministrativo, aprendo alla partecipazione e al contributo di tutti coloro che hanno a cuore il futuro dell’Ateneo».
«E questi temi, centrali per la Cisl – concludono Russo e Lavia – hanno rappresentato fin qui i punti cardine dell’impegno in Unical del professor Leone. Perché l’Unical rappresenta il vero punto di forza ed insieme la più grande opportunità su cui costruire il futuro della provincia di Cosenza, della Calabria e dell’intero Mezzogiorno».
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