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«Da Cgil, Cisl e Uil una "sceneggiata" contro l'assessore»

Il sindacato Csa-Cisal: «Triplice ha tentato di intestarsi una battaglia di tutti e Fragomeni ha rinviato incontro. Il protagonismo non aiuta i dipendenti»

Pubblicato il: 05/07/2019 – 16:20
«Da Cgil, Cisl e Uil una "sceneggiata" contro l'assessore»

CATANZARO «Crediamo che il mantenimento delle corrette relazioni sindacali non solo sia un elemento di rilievo per preservare la necessaria serenità nell’ambiente lavorativo ma sia soprattutto la strada maestra per conseguire la tutela dei diritti dei lavoratori». È quanto si legge in una nota del sindacato Csa-Cisal. Che prosegue: «Quanto accaduto nelle ultime ore intorno alla sottoscrizione del contratto integrativo decentrato aziendale (CIDA) 2018/2020 relativamente al biennio economico 2018/2019, purtroppo va nella direzione opposta, con l’aggravante che sono stati mistificati i fatti. La triplice, composta da Cgil, Cisl e Uil, ha accusato l’assessore al personale Maria Teresa Fragomeni di aver disertato un incontro che doveva tenersi nella giornata di giovedì invocando al contempo la presenza del presidente della giunta Mario Oliverio al tavolo negoziale. Non sappiamo quale sarà la presa di posizione del presidente, in ogni caso deve sapere che i fatti sono fatti e la versione raccontata dalle sigle sindacali non corrisponde alla realtà. Piccolo passo indietro. Il 18 giugno Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono un incontro “politico” all’assessore Fragomeni per discutere del CIDA. Il membro della giunta riscontra la richiesta il 28 giugno fissando la riunione per il 4 luglio alle ore 16» (vedi foto sotto).

«Ieri, 4 luglio, l’assessore – prosegue la nota – comunica verbalmente uno spostamento dell’orario, anticipando l’incontro di due ore: non più alle 16 ma alle 14. Da questo momento in poi il gioco diventa sporco. Alle ore 13.28 (vedi foto), dunque circa mezz’ora prima dello stesso vertice con l’assessore, le tre sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil inviano un comunicato in cui, senza nemmeno essersi seduti al tavolo con l’assessore e nemmeno conoscerne l’esito, si autocelebrano sostenendo che l’amministrazione “cede alla linea” della triplice (vedi foto)».


«La “sparata” – così la definisce il Csa-Cisal – prosegue con una celebrazione autoreferenziale che anticipa un presunto risultato che sarebbe stato perseguito soltanto dalle tre organizzazioni sindacali. Per noi, il maldestro tentativo di intestarsi una trattativa in realtà condotta con pazienza e difficoltà da “tutti i sindacati” e dalla parte pubblica al tavolo preposto di delegazione trattante, senza alcuna primazia. Purtroppo, visto che gli asini non volano ancora (ma stanno ben piantati a terra ed alcuni girano per le stanze della Cittadella), sono stati così geniali, di fatto, da far saltare l’incontro. L’assessore Fragomeni, infatti, vedendo i toni insensati del comunicato e l’atteggiamento della triplice che, ripetiamo, addirittura sproloquiava su presunti successi prima della stessa riunione, a stretto giro ha replicato».

«”Alla luce di tale comunicato l’incontro odierno sembrerebbe assumere – scrive l’assessore – un “taglio” più orientato sugli aspetti tecnici che politici, facendolo “deviare” dalla mia diretta competenza di Assessore al ramo. Fragomeni conclude dicendosi in futuro disponibile a partecipare nelle vesti di “uditore interessato”, esattamente come prevedono le linee guida dell’Aran in tema di contrattazione decentrata”. Che dire – commenta il sindacato – non fa una piega. Il sindacato Csa-Cisal non ha mai risparmiato punzecchiature e richieste di assunzione di responsabilità proprio all’assessore Fragomeni, questa volta bisogna dare atto che ha agito in linea con le regole in materia di contrattazione in maniera molto più responsabile della triplice. Tutto ciò a sfavore dei dipendenti regionali che attendono ormai spazientiti da questo tira e molla. Perché poi questo è il punto: cosa è stato ottenuto in favore dei lavoratori? Soltanto l’ennesimo rinvio mentre il discorso della sottoscrizione del CIDA era già ben instradato. È con questi atteggiamenti improduttivi che credono di riavvicinare i dipendenti alle organizzazioni sindacali? Presidente Oliverio, i fatti sono andati in questo modo. È quindi pronto a prestare orecchio a queste falsità, in cui peraltro immotivatamente viene accusato un membro della sua giunta? Sarebbe un grave atto di sfiducia nei confronti dell’assessore al Personale».
«Il sindacato Csa-Cisal – continua la nota –, essendo il sindacato più rappresentativo in Regione Calabria, pretende il ritorno alla ragionevolezza e il rifiuto di queste condotte che producono più danni che benefici. I lavoratori devono essere a conoscenza che la trattativa – seppure con notevole ritardo – per lo sblocco del fondo accessorio biennio economico 2018/2019 e giuridico 2018/2020 era arrivata a buon punto. Aggiungiamo che, in sede di delegazione trattante, per mesi e mesi la parte pubblica e la parte sindacale avevano profuso lo sforzo di stilare articolo per articolo il nuovo accordo cercando di applicare alla lettera il CCNL 2016/2018, svecchiando l’obsoleto accordo preesistente. Mancavano solo i dettagli e la firma. Dopodiché la triplice ha deciso, inspiegabilmente, di coinvolgere la politica (che come detto non ha alcun potere negoziale ma al massimo può partecipare da “uditore interessato”). Ora, solo per uno spot fatto sulla pelle dei lavoratori, sono in preda a questa smania di protagonismo che porterà solo ad ulteriori dilazioni. È tempo di farla finita con queste strumentalizzazioni, il sindacato Csa-Cisal ha da sempre inteso condividere con tutte le sigle sindacali, in maniera paritaria, i risultati del negoziato. La triplice avrà il coraggio di rimangiarsi questa sceneggiata e di chiudere subito l’accordo con l’Amministrazione a favore dei dipendenti? Noi siamo disponibili già da oggi a concludere con responsabilità la trattativa cogliendo positivamente la presenza al tavolo dell’assessore Fragomeni come “uditore interessato”, come lei stessa ha scritto nella sua comunicazione…».

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