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J’accuse di Occhiuto «contro banditi politici e ricattatori»

Duro attacco del sindaco di Cosenza contro «i poteri forti che fanno politica utilizzando il loro ruolo per tentare di far fuori gli avversari»

Pubblicato il: 06/07/2019 – 10:31
J’accuse di Occhiuto «contro banditi politici e ricattatori»

Pubblichiamo di seguito l’intervento del sindaco di Cosenza Mario Occhiuto contro quelli che lui definisce «banditi politici, ricattatori e ricattati dai ricattatori».
In Calabria è davvero difficile governare e persino operare, perché chi si adopera concretamente e onestamente per “fare” – che è l’unico modo per “cambiare” – viene non solo continuamente osteggiato ma violentemente minacciato e anche messo a rischio della propria incolumità e della propria libertà.
Non c’è solo la mafia e la criminalità che tentano di bloccare il cambiamento con intimidazioni e violenze, ma poteri forti tra cui anche quelli che fanno politica utilizzando il loro ruolo per tentare di far fuori gli avversari, quelli che utilizzano blog e giornali per tentare di ricattare, e persino quelli che sono ricattati (giornali o pm) che per paura di essere oggetto di attacchi (dai ricattatori) diventano più violenti, pericolosi e cattivi dei ricattatori.
Chi governa (sindaco o amministratore) eletto dai cittadini è la persona più vulnerabile che può esistere in Calabria. Se poi governa realizzando concretamente il cambiamento – anziché galleggiando nella politica come sempre è avvenuto in Calabria – allora diventa bersaglio di spaventoso fuoco incrociato.
Noi praticamente abbiamo contro i banditi politici, i ricattatori e anche (sic) i ricattati dai ricattatori.
Quindi può avvenire per esempio che un Comune (Cosenza) rimuova i cartelloni pubblicitari di una società aggiudicataria del servizio relativo alla cartellonistica senza mai pagare un euro poi allo stesso Comune, e il sindaco che non ha voluto farsi condizionare e piegare alle illegali desiderata (Occhiuto) si trovi costantemente attaccato dalla tv e dai blog collegati alla società inadempiente.
Oppure può succedere che noti ricattatori, che gestiscono un blog locale, non essendo mai riusciti a condizionare il sindaco della città (Occhiuto), riescano invece a farlo – intimorendoli e scendendo con loro a scellerati patti (filmati) illegali e vergognosi anche da un punto di vista della deontologia professionale – con coloro i quali dirigono alcuni organi organi di stampa locale e anche forse con qualche pm della procura.
Se volete una prova di questi squallidi comportamenti vedete se riuscite a trovar traccia oggi su alcuni giornali locali di notizie sulla mia archiviazione o sull’interpellanza di Forza Italia nei confronti di Morra e della Manzini. Al contrario vedrete sullo stesso giornale articoli con titoloni giganti che confermerebbero (sic) il corretto operato del magistrato e di Morra.
E allora pubblico io qui la prova di un atto richiamato dall’interpellanza ieri presentata da Forza Italia (a cui un giornale locale ha dato solo lo spazio di un trafiletto) che confermerebbe al contrario l’illegittimità delle procedure seguite dalla Manzini riguardo ad alcune denunce contro la mia persona.
Sul frontespizio di una denuncia (tra le tante) presentata personalmente da Morra contro di me, si può facilmente leggere che è il dott. Roberto Tuscolano che ha ricevuto l’atto, all’epoca addetto alla segreteria della Manzini, e non l’ufficio ricezione denunce ove si depositano le denunce da parte degli avvocati, cittadini e Forze dell’Ordine. Dopo di allora, forse perché era diventata troppo “sporca” la consuetudine di avere apertamente a disposizione un pm personale per le proprie infami lotte politiche, si opta per la presentazione alla Finanza (alle 10 di sera d’inverno) in modo da avere comunque il giorno successivo di turno comunque la Manzini. Provate ad andar voi alla caserma della Guardia di Finanza alle 22 di sera d’inverno per vedere se troverete un piantone o se invece vi accoglieranno (come successo a Morra) a braccia aperte un ufficiale e tre finanzieri. Che poi in un solo giorno (non succede neanche nei casi di omicidio) sbobinano un dvd illegale registrato illegittimamente su un indagato di reato connesso da me denunciato, per far aprire al pm tanti fascicoli contro il denunciante (sic). E poi pm e maresciallo della Finanza ce li troviamo senza vergogna consulenti di Morra a tempo pieno nella Commissione Antimafia.
Voi stareste tranquilli?
Tutto legittimo e regolare?
Non direi proprio. Vedremo.

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