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Tre ergastoli per gli omicidi nel Crotonese: condannato il boss Grande Aracri

Fine pena mai anche per Vito Martino e Salvatore Nicoscia. Il processo scaturito da “Scacco Matto” fa luce su una lunga serie di delitti di ‘ndrangheta

Pubblicato il: 08/07/2019 – 18:37
Tre ergastoli per gli omicidi nel Crotonese: condannato il boss Grande Aracri

di Alessia Truzzolillo
CATANZARO Tre ergastoli sono stati comminati dalla Corte di assise d’appello di Catanzaro nei confronti del boss di Cutro Nicolino Grande Aracri (foto), di Vito Martino e di Salvatore Nicoscia. Per i tre imputati è stato disposto l’isolamento diurno: 18 mesi per Grande Aracri, e sei mesi per Martino e Nicoscia. La sentenza arriva arriva dopo che la Cassazione, l’8 giugno 2017, aveva annullato con rinvio la prima sentenza d’appello emessa il 4 luglio 2015 che condannava a 30 anni Grande Aracri e Martino e a 25 anni e 6 mesi Nicoscia. Il processo – costola del procedimento “Scacco Matto” – riparte e contempla una serie di omicidi e un tentato omicidio avvenuti tra il 1999 e il 2000 tra Santa Severina, Cutro e Isola Capo Rizzuto. Tra i capi di imputazione vi è la morte di Raffaele Dragone e Tommaso De Mare avvenuta a Santa Severina il 31 agosto 1999. I due sono stati massacrati con una scarica di circa 30 colpi calibro 7,62. C’è, inoltre, l’omicidio di Antonio Macrì avvenuto il 21 aprile 2000 a Cutro e di Rosario Sorrentino, attirato in una trappola il 16 agosto del 2000 a Cutro, data della sua scomparsa, ucciso e nascosto in una buca. Al 2 marzo del 2000 a Isola Capo Rizzuto risale invece il duplice omicidio di Francesco Arena e Francesco Scerbo, ammazzati in un agguato a colpi di fucile calibro 12, kalashikov calbro 7,62×39 e pistola calibro 9. Quello stesso giorno scampa all’agguato Pasquale Arena. Colpito da un colpo di pistola calibro 9, riesce a salvarsi perché si lancia sul pavimento e imbocca una porta d’uscita.
Il processo d’appello bis, come detto, riparte rinforzato dai nuovi impulsi investigativi innestati dalla Dda di Catanzaro, ovvero le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Liperoti e Valerio.
Lunedì Nicolino Grande Aracri è stato condannato per il duplice omicidio Dragone-De Mare, per l’omicidio di Antonio Macrì e di Rosario Sorrentino, per il tentato omicidio Arena e per concorso nel duplice omicidio di Francesco Arena e Francesco Scerbo.
Ergastolo anche per Vito Martino – condannato per l’omicidio di Antonio Macrì – e per Salvatore Nicoscia per l’omicidio di Arena e Scerbo (a quest’ultimo è stata riconosciuta l’aggravante della premeditazione). Riconosciuto il risarcimento danni ai familiari di De Mare. Nel processo le difese erano rappresentate dagli avvocati Giancarlo Pittelli, Salvatore Staiano, Gregorio Viscomi, Antonietta Denicolò. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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