LAMEZIA TERME Un bilancio di quella che è stata, finora, la gestione dell’Asp di Catanzaro, soprattutto dopo l’approvazione del “decreto Calabria”. E così, archiviata la gestione Perri e Fico, dallo scorso 3 maggio Amalia Maria Carmela De Luca sta svolgendo il doppio ruolo di direttore sanitario aziendale e di direttore generale facente funzioni dell’Asp del capoluogo calabrese, con tutte le difficoltà del caso.
In una sala Ferrante gremita, all’ospedale di Lamezia Terme, De Luca e il direttore amministrativo, Elga Rizzo, hanno cercato di riassumere quanto più possibile le attività portate avanti con fatica e con impegno, per cercare di colmare e superare le difficoltà, oggettive, di una sanità calabrese che più in generale si trova in una situazione di profonda crisi.
Tanti i passi avanti fatti, a cominciare dall’attivazione del Trasporto neonatale in emergenza (Sten), previsto per garantire il trasferimento di neonati, definiti critici, dai Punti nascita al reparto di terapia intensiva. E poi il mantenimento del Punto nascita di Soverato, l’inaugurazione del Polo integrato Inail-Asp e, non meno importante, la presentazione dello studio di fattibilità per la rifunzionalizzazione dell’ospedale di Lamezia Terme.
Tocca invece alla Rizzo fare il punto sulla gestione del personale: 154 le assunzioni a tempo indeterminato, un numero che rappresenta il 42% di tutte le autorizzazioni avvenute dal 2015 ad oggi, mentre l’Asp di Catanzaro ha provveduto, rispetto ai decreti, ad espletare concorsi per l’82%. Nell’ultimo semestre, infine, sono stati pagati debiti commerciali per oltre 123 milioni di euro. (gc)
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