di Gaetano Megna
ISOLA CAPO RIZZUTO Individuata la soluzione per la riapertura del castello di Le Castella. C’è un ordine di servizio che dispone il trasferimento momentaneo, per tre mesi, di quattro dipendenti: tre che attualmente lavorano per il museo di Capocolonna e uno che presta servizio a Crotone. L’ordine di servizio è stato emanato dal Polo museale di Cosenza, diretto da Antonella Cucciniello, che ha la competenza su Le Castella e sui musei di Crotone. Il personale è stato individuato tenendo conto del Comune di residenza per non creare disagi e spese aggiuntive di viaggio per i lavoratori.
I quattro dipendenti sono residenti a Isola Capo Rizzuto e dovranno, quindi, prestare le loro attività all’interno del territorio del proprio comune. L’ordine di servizio non è stato ancora ufficialmente notificato agli interessati, ma l’intera procedura è stata inviata ai sindacati di categoria per la valutazione. L’operazione partirà il prossimo 15 luglio e la Fortezza sarà visitabile gratuitamente dal 16 luglio al 15 ottobre (chiusa il lunedì) dalle 10 alle 20 con ultimo ingresso alle 19.30. Il trasferimento, seppur temporaneo, a Le Castella, sottrae al museo di Capocolonna tre dei suoi sette dipendenti e impone ai lavoratori di rinunciare alle ferie nei prossimi tre mesi.
La chiusura del maniero, da gennaio ad oggi, ha prodotto un calo delle presenze turistiche a Le Castella. Lo dicono gli esercenti del borgo che, tra l’altro, lamentano anche quest’anno problemi nella raccolta differenziata dei rifiuti. I bar, in particolare, si sono dovuti inventare un telo per nascondere i rifiuti agli occhi dei clienti e dei visitatori.
Intanto un castello riapre e l’altro resta chiuso. Nessuna notizia arriva sulla riapertura del monumentale castello di Crotone, chiuso da un’ordinanza sindacale del 4 aprile del 2018. Non è uno spettacolo piacevole quello dei turisti che, da piazza Pitagora, salgono sino a piazza Castello nella speranza di potere visitare il monumento. La voglia di visitare il castello sconfigge anche il caldo terribile di questi giorni e il disagio non viene ripagato. Non c’è nemmeno un cartello che spieghi le ragioni della chiusura e i turisti, dopo aver percorso un lungo tratto di strada, devono osservare una generale situazione di degrado, tra deiezioni canine, erbacce e rifiuti anche ingombranti. Un’incuria che non fa bene all’immagine turistica di Crotone e della Calabria. (redazione@corrierecal.it)
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