CATANZARO «Il ministro dell’Interno verifichi se ci sono le condizioni per rimuovere il sindaco di Cariati o sciogliere direttamente il consiglio comunale della cittadina secondo quanto previsto dal Tuel». È quanto affermano in una nota il presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra e la senatrice Margherita Corrado, componente della Commissione.
«Con una interrogazione parlamentare – proseguono Morra e Corrado – abbiamo chiesto al ministero dell’Interno se non intenda provvedere alla rimozione del sindaco di Cariati Filomena Greco ai sensi dell’articolo 142 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, o, alternativamente, viste le difficoltà del Consiglio e della Giunta ad adempiere le proprie funzioni, se ritenga sussistenti i presupposti per attivare la procedura contenuta nell’articolo precedente dello stesso decreto legge, in materia di scioglimento dei consigli comunali. Nell’ormai lontano 29 marzo 2019, infatti, per effetto della legge Severino, il ministero dell’interno, per tramite del prefetto di Cosenza, ha (nuovamente) sospeso dalle sue funzioni il sindaco di Cariati Filomena Greco in quanto, come confermato dai giudici, quest’ultima è stata tra i protagonisti dell’episodio di corruzione riscontrato nel corso dell’operazione “Platone” coordinata dalla Procura di Castrovillari che riguarda la costruzione dell’ospedale privato di Cariati. Per questi motivi la donna era stata posta dapprima ai domiciliari e poi, dal tribunale del Riesame, le era stato imposto il divieto di dimora nel suddetto comune».
«Il Riesame aveva, infatti – sostengono i due parlamentari – confermato il pesante impianto accusatorio della Procura di Castrovillari ritenendo sussistente la gravità indiziaria: corruzione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti e abusivismo edilizio, per arrivare alla costruzione dell’ospedale privato del gruppo iGreco Ospedali Riuniti a Cariati (di cui il sindaco deterrebbe una quota di partecipazione societaria). Crediamo sia il momento giusto affinché il ministero dell’Interno prenda le giuste dovute contromisure previste dalla legge per mettere fino a questo ennesimo caso di abuso e corruzione in Calabria e ridare dignità ai cittadini».
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