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Metro Cosenza, Musmanno: «A ottobre è previsto l’inizio dei lavori»

I burocrati della Cittadella stanno accelerando per approvare il progetto esecutivo. L’assessore: «Tutto coinciderà con il cronoprogramma»

Pubblicato il: 12/07/2019 – 8:06
Metro Cosenza, Musmanno: «A ottobre è previsto l’inizio dei lavori»

di Michele Presta
COSENZA I lavori su Viale Giacomo Mancini vanno avanti, a passo moderatamente lento, ma non si fermano. La ditta che ha in sub appalto la realizzazione di quello che dal gergo tecnico di “Parco Lineare” è diventato “Parco del Benessere” è alimentata dai soldi che la regione Calabria mette sul piatto come certificato dai due stati di avanzamento dei lavori, con un terzo in pubblicazione.
Se i due chilometri di cantiere previsti per il “nuovo” parco procedono, dagli uffici regionali dopo l’ultima riunione del comitato di sorveglianza (qui la notizia) arrivano notizie incoraggianti anche sull’inizio dei lavori per la metro leggera. Certo è che prima di iniziare l’iter della messa a terra dei binari del tram che dovrà collegare Cosenza-Rende e l’Università della Calabria c’è però da approvare il progetto esecutivo. E proprio sul documento che darebbe il via libera ai lavori in questi mesi si concentrerà il Rup del progetto insieme ai suoi collaboratori.
«AD OTTOBRE L’INIZIO DEI LAVORI» Né è convinto l’assessore ai trasporti Roberto Musmanno che pur ammettendo il ritardo (sulla realizzazione dell’opera) evidenziato durante la discussione del Comitato di Sorveglianza dei fondi Por, non molla l’intenzione di portare tutto a compimento. «Abbiamo condiviso con il Comitato di Sorveglianza le difficoltà riscontrate in questi mesi in cui sono iniziati i lavori per la realizzazione del “Parco Lineare” e non della metro- ci spiega Musmanno-. Abbiamo trovato degli interlocutori disponibili a condividere con noi la fase di programmazione per la realizzazione dell’opera che chiaramente non è a rischio». In questo confronto con i responsabili dell’andamento dei fondi Por, andrebbero collocate anche tutti gli accordi che hanno spinto la regione ad acquistare il materiale rotabile utilizzando fondi esterni messi a disposizione dalla comunità europea dopo il via libera autorizzato con una delibera Cipe che ha sbloccato i soldi circoscritti al quadro economico della metro. Sono tutti aspetti che comunque inducono la regione ad accelerare, anche perché, come confermato dal Rup del progetto «la disponibilità finanziaria sull’opera è totale». Ma c’è di più. «L’eventuale definanziamento del Por, non significa definanziamento del progetto – aggiunge Musmanno -. Ci sono gli accordi con i Comuni oltre che l’affidamento dell’opera, si innescherebbero nell’eventualità una serie di contenziosi che ci costerebbero più che realizzare l’opera. Nel peggiore dei casi l’ipotesi potrebbe essere quella di spostare tutto su altri assi di finanziamento. E anche di questo abbiamo discusso a Reggio durante il Comitato. Il tavolo si riaggiornerà ed in quella riunione potremmo decidere l’eventuale possibilità di spostare l’asse di finanziamento dal Por e renderlo compatibile con il nostro cronoprogramma».
L’ACCORDO QUADRO Nello scontro tra i due Mario, (Occhiuto e Oliverio) il “Parco del Benessere”, altre opere cittadine secondarie e la realizzazione del Museo di Alarico che dovrebbe sorgere dalle ceneri del Jolly Hotel sono stati “barattati” per la realizzazione della metro leggera.
Rispetto al progetto originario, sono state apportate alcune modifiche, le stesse che sommate ad altri ostacoli burocratici avrebbero rallentato l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’opera. Modifiche che hanno dilatato non solo i tempi ma anche i costi, per questo, per realizzare quanto messo nero su bianco nell’accordo quadro si è ricorso anche ad altre risorse esterne rispetto al Por.
Intanto ad ottobre è prevista anche la discussione dinnanzi al Tar del ricorso presentato dal gruppo politico Cosenza in Comune (qui la notizia). Gli attivisti cosentini, ai giudici amministrativi hanno presentato quelle che a parere dei loro legali, sembrerebbero dei profili di illegittimità e che di fatto dovrebbero impedire la realizzazione dell’intero progetto. (m.presta@corrierecal.it)

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