BOLOGNA Beni per oltre un milione di euro sono stati confiscati all’imprenditore Gaetano Blasco, attualmente detenuto, considerato un esponente della ‘ndrangheta in Emilia. Il provvedimento è stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia di Firenze in attuazione del provvedimento emesso dal Tribunale di Bologna che ha dunque reso definitivo il sequestro effettuato a dicembre scorso. Per Blasco anche la misura della sorveglianza speciale per 5 anni e l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza.
La confisca riguarda quattro società, un immobile a Reggio Emilia, sette beni mobili e nove rapporti bancari tra conti correnti, libretti di deposito e dossier titoli.
Nato a Crotone nel 1962, il 57enne Blasco si trasferì a Reggio Emilia a fine anni Novanta. Per gli inquirenti Blasco si è affermato nel corso del tempo come elemento di spicco della ‘ndrangheta emiliana; nel 2015 l’arresto nell’ambito dell’operazione Aemilia per il reato di associazione di tipo mafioso e altri crimini aggravati dal metodo mafioso, come incendi, estorsione, usura e violazioni tributarie. Per questi reati Blasco ha accumulato condanne per 38 anni.
Le indagini condotte dalla Dia sono state coordinate dal sostituto procuratore della Dda di Bologna Beatrice Ronchi e corroborate dalle dichiarazioni di alcuni testimoni di giustizia.
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