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Regione: l'opposizione chiede il voto a novembre, ma Oliverio non si pronuncia

Orsomarso: «Prima finisce questa legislatura, meglio è». Gallo suggerisce una data: «Non procrastiniamo questa agonia». Il governatore non chiarisce. Polemiche sugli ex Sial. Ok a odg su tirocinant…

Pubblicato il: 15/07/2019 – 17:34
Regione: l'opposizione chiede il voto a novembre, ma Oliverio non si pronuncia

di Pietro Bellantoni
REGGIO CALABRIA La richiesta, informale, porta la firma di due consiglieri d’opposizione, Fausto Orsomarso e Gianluca Gallo: «Si torni a votare a novembre». Mario Oliverio, però, non scioglie il nodo e non chiarisce se la Calabria affronterà le prossime Regionali in autunno o nei primi mesi del 2020.
Il governatore non risponde ma usa invece l’arma dell’ironia: «In questa regione c’è una deriva che ci porta a discutere su cose che non hanno fondamento. Prevedo già che ad agosto e settembre si farà di questo tema il pomo della discordia. Consiglio di non alimentare la calura estiva con polemiche sul nulla».
Poi Oliverio prova a spegnere le polemiche su possibili interpretazioni scorrette della legge elettorale e ribadisce le sue prerogative, nel rispetto delle procedure: «Tranquillizzo tutti, il potere di indire le elezioni è del presidente della Regione. E io non ho chiesto alcun parere all’Avvocatura regionale. Si tratta di scelte di buonsenso perché si voterà in due regioni (anche l’Emilia Romagna, ndr) e bisognerà fare una concertazione. Se dovesse esserci da parte mia una violazione della legge, allora tanto di cappello. Ma, per quanto mi riguarda, non ho questo intento».
Il primo a chiedere il voto in autunno era stato Orsomarso: «Prima finisce questa legislatura, meglio è. Convochiamo le elezioni a novembre e questo spazio utilizziamolo sul tema del lavoro, con uno sforzo comune del consiglio regionale».
Gallo ha anche suggerito una possibile data per le elezioni: «Dobbiamo votare il 24 novembre, non possiamo fare campagna elettorale durante le feste natalizie o a gennaio, altrimenti voterà solo il 30% degli aventi diritto. Dobbiamo permettere alla gente di partecipare alla campagna elettorale». Poi l’appello a Oliverio: «La invitiamo in maniera unanime a convocare i comizi elettorali per la prima domenica utile, il 24 novembre. Non possiamo procrastinare questa agonia per altri due mesi».
Il governatore, tuttavia, per adesso preferisce non chiarire.
EX PERCETTORI Approvato, nel corso dei lavori, un odg (firmato da Gallo, Orsomarso e Giuseppe Pedà) che riguarda la situazione dei lavoratori ex percettori di indennità di mobilità in deroga. L’atto impegna Oliverio ad «adottare i provvedimenti necessari a garantire parità di trattamento tra tutti i tirocinanti, sia in ordine alla durata dei tirocini sia in relazione al valore del tirocinio prestato quale titolo preferenziale per la partecipazione ad eventuali concorsi per assunzioni a tempo indeterminato» e a «promuovere con urgenza l’attivazione di un tavolo di concertazione con il governo».
Sul tema, l’assessore al Lavoro Angela Robbe fornisce chiarimenti. Per i tirocini del Miur «ci sarà un bando entro fine luglio», mentre per quelli del Mibact «stiamo interloquendo con il ministero. Il direttore regionale dei Beni culturali Patamia ha dichiarato la volontà di discutere nel merito. Mi auguro che il ministero ci dia l’ok per andare avanti». Quanto ai tirocini della giustizia, Robbe assicura che anche in questo caso partirà il bando per l’attività di formazione». L’assessore accoglie dunque con favore l’odg perché «la Calabria ha bisogno di governare questo percorso per evitare che queste persone rimangano senza alcun tipo di sostegno.
Alessandro Nicolò (Misto) vota a favore ma chiede se dal punto di vista legislativo «sarà possibile far valere il lavoro svolto attraverso il rilascio di una certificazione che dia valore all’esperienza acquisita».
Oliverio ricorda che la Regione ha messo in campo un progetto per l’accesso alla formazione dei tirocinanti, realizzato grazie a una convenzione con il ministero della Giustizia. «La Calabria è stata la prima regione a farlo e ad aprire ulteriori spazi nell’amministrazione della pubblica istruzione». Il governatore conferma inoltre la proroga a favore di 600 tirocinanti del Mibact.
PRECARI SIAL Nuova polemica sui precari. Dopo la “storicizzazione” delle risorse di oltre 5mila precari, approvata nel corso dell’ultimo consiglio regionale, Carlo Guccione (Pd) torna a chiedere chiarimenti sulla sorte dei lavoratori “ex Sial”, per ora esclusi dal processo di stabilizzazione: «Avevamo preso un impegno solenne per affrontare la questione di questi precari. Volevo capire a che punto siamo, perché rischiamo di dare un messaggio sbagliato ai calabresi». Chiede lumi anche Pedà. Il presidente del Consiglio Nicola Irto assicura che la questione sarà affrontata dalla prossima Conferenza dei capigruppo, in programma per il 23 luglio, al fine «di affrontare il dibattito e portare in aula il provvedimento finale».
Guccione però insiste e punta l’attenzione sul governo regionale: «Sarebbe stato giusto che qualcuno, a nome della giunta, fosse venuto a riferire sullo stato dell’arte. Un ulteriore rinvio senza conoscere le questioni che devono essere ancora sciolte è un messaggio sbagliato che mandiamo alla Calabria. Questi lavoratori non sono stati inseriti né risultano tra gli esclusi dal processo di stabilizzazione. Qualcuno avrebbe dovuto spiegare perché oggi il provvedimento non è arrivato in aula». D’accordo anche Gallo, secondo cui i precari «devono essere inseriti, non ci possono essere disparità di trattamento. La giunta aveva preso un impegno e ora è necessaria una risposta».
Secondo Baldo Esposito (Ncd), «uno step oggi sarebbe stato utile al fine di capire se il dipartimento Lavoro sta lavorando a questi decreti. Avremmo aggiunto chiarezza in una pratica estremamente confusa».
Prova a chiudere la questione il capogruppo pd, Sebi Romeo: «Dobbiamo evitare di aggiungere confusione. Il Consiglio ha raggiunto un accordo unanime e la commissione si è pronunciata. Prima del Consiglio del 23 luglio, in Conferenza di capigruppo, si farà chiarezza».
SORVEGLIANTI IDRAULICI Un altro odg (presentato da Pedà e Gallo) esorta Oliverio ad adottare tutte le misure necessarie per «la copertura finanziaria volta ad assicurare un servizio di sorveglianza e monitoraggio del reticolo idrografico regionale con poteri di servizio di piena e di allerta nonché poteri sanzionatori con mansioni di polizia idraulica».
«Bisogna mettere i sorveglianti idraulici nella condizione di effettuare al meglio il servizio di piena e allerta di tutto il territorio calabrese», insiste Pedà.
Il presidente della Regione, dopo aver elencato i risultati degli ultimi anni nel settore, garantisce che anche il settore della sorveglianza idraulica «troverà risposte e soluzioni».
PIANO CASA Approvate, nel corso dei lavori, anche le modifiche al Piano casa, che introducono nuove semplificazioni nelle procedure. «Il Piano casa – commenta il relatore Mimmo Tallini (Fi) – è un’opportunità per l’economia e uno strumento straordinario di riqualificazione urbana».
FIBROMIALGIA L’Aula affronta anche la situazione delle persone affette da fibromialgia. Il Consiglio approva una mozione che impegna Oliverio ad attivarsi nella Conferenza Stato-Regioni affinché «siano approvate le normative necessarie a prevedere il riconoscimento» della malattia, «con conseguente classificazione nel nomenclatore nazionale», e dei lavoratori affetti da questa patologia, al fine di ottenere «permessi di astensione dal lavoro per la cura» nonché «l’esenzione dal pagamento dei ticket».
Per Michele Mirabello (Pd), presidente della commissione Sanità, «è necessario dare risposte ai pazienti affetti da questa patologia». «Iniziamo questo percorso – dice Pedà (Cdl) – per far entrare questa malattia nei Lea (livelli essenziali di assistenza, ndr)».
«Mi appello a Oliverio – afferma Esposito – affinché intervenga sul dipartimento per la creazione di un tavolo finalizzato alla risoluzione di queste problematiche». Pronte le rassicurazioni di Oliverio: «Sarà mia cura coinvolgere tempestivamente il dipartimento per assumere le iniziative necessarie non solo per il riconoscimento di questa malattia rispetto all’esenzione del ticket, ma affinché possa trovare uno spazio adeguato nella rete sulle reumatologie». Infine, Guccione chiede che la questione «sia oggetto di discussione anche del Tavolo Adduce, l’organo interministeriale che monitora il piano di rientro regionale.
ALLUVIONE CORIGLIANO Via libera anche a un ordine del giorno sull’alluvione che nel novembre scorso ha colpito Corigliano. Con l’odg, presentato da Franco Sergio (Moderati), si impegna il presidente della giunta «a intraprendere tutte le azioni politico-amministrative idonee a dare, nell’immediato, adeguato sostegno alle famiglie rurali di località Thurio e Ministalla del Comune di Corigliano Calabro, consentendo il ritorno alle normali condizioni di vita nelle abitazioni, ristorandole dei danni subiti e ripristinandone il patrimonio zootecnico, unica fonte di vita e di lavoro».
SCUOLE SPECIALIZZAZIONE DI CATANZARO L’assemblea approva inoltre un odg (firmato da Esposito) e prova così a fare muro contro la decisione di chiudere le Scuole di specializzazione dell’Università di Catanzaro.
Sul punto è lo stesso Oliverio a precisare che «la Regione continuerà a battersi per il riconoscimento della valida offerta fornita dall’ateneo calabrese. In questi anni si è insistito sul rafforzamento del sistema universitario con una spesa prevista di 181 milioni di euro. Non servono i localismi, ma una visione unitaria».
L’ultima mozione di giornata (vergata da 8 consiglieri d’opposizione) propone l’inserimento della diga sul Melito nel Decreto Sblocca cantieri. (p.bellantoni@corrierecal.it)

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