di Gaetano Megna
CROTONE Steccata la prima. Nonostante la presenza di tre consiglieri comunali del Partito democratico, la maggioranza della Prossima Crotone non ha il numero legale (17 consiglieri) per celebrare il primo Consiglio del dopo azzeramento della Giunta. Al momento dell’appello, nell’emiciclo consiliare, erano presenti in 16, compreso il sindaco Ugo Pugliese e il presidente del Consiglio, Serafino Mauro. La situazione non cambia: anche dopo l’azzeramento della Giunta e l’appoggio del Pd la maggioranza continua a non avere i numeri per garantire il numero legale in prima convocazione. La sofferta alleanza con il Pd, che ha ulteriormente spaccato i dem della provincia di Crotone, quindi, non ha portato i benefici sperati. Il consiglio comunale potrà andare avanti, come è successo nell’ultimo anno, in seconda convocazione, quando è richiesta la presenza di un terzo degli eletti (undici consiglieri). La crisi dei numeri non si risolve nemmeno alla viglia della nomina del nuovo esecutivo, annunciato da Pugliese per la mattina del prossimo 19 luglio. Evidentemente non sono state recuperate le divisioni che hanno determinato la crisi. Non hanno partecipato ai lavori del consiglio i quattro rappresentanti che si riconoscono nella linea dell’ex assessore ai Lavori Pubblici Leo Pedace, ma non ha nemmeno partecipato il resto dell’opposizione, da Forza Italia a MS5. Intorno alle 17 i rappresentanti di FI, MS5 e Rosanna Barbieri, del Pd unica voce sonata del partito, si sono incontrati nell’aula del consiglio comunale ed hanno deciso la linea da tenere in caso la maggioranza non avesse il numero legale. Hanno deciso di non partecipare all’appello. E così è stato. L’opposizione è molto critica con il sindaco, che accusano di annunciare di volere aprire un confronto a 360 gradi e, invece, dialoga e si confronta solo con il leader politico della Prossima Crotone, Enzo Sculco, che tra l’altro detta la linea e fa le scelte. Questa opposizione, quindi, non è disponibile a dare una mano o fare sconti, perché la maggioranza sta solo tentando di mettere in piedi la propria baracca, sempre più cadente, mentre la città sta morendo. Il Pd non è da solo sufficiente a sostenere gli amici della Prossima Crotone, nonostante gli sforzi. Per preparare il consiglio comunale di oggi, per la prima volta da diversi anni, la segreteria cittadina, messa in piedi da pochi giorni, ha convocato il gruppo consiliare per preparare la seduta. E’ stato chiesto ufficialmente ai consiglieri di garantire la presenza in Consiglio. I numeri sono scarsi e il sindaco e Prossima Crotone dicono che la Giunta è stata allestita ed è pronta ad entrare in azione, anche se questa crisi sarà archiviata per i no ricevuti ad entrare in Giunta. I no sono, in grandissima parte, riconducibili al fatto che la maggioranza non ha i numeri per andare avanti. Soprattutto non è stato facile trovare la rappresentanza rosa. La legge impone che i generi devono avere una rappresentanza minima del 40%. Le donne devono essere almeno tre. Forse è questa la ragione che dovrebbe portare alla riconferma in Giunta dell’assessore ai Servizi sociali, Alessia Romano, che era data tra i defenestrati certi. Sono solo voci e per avere la certezza della riconferma della Romano occorre aspettare venerdì prossimo. Il sindaco parla di una Giunta tecnica, ma se saranno confermati quattro uscenti e si punterà anche alla nomina di qualche consigliere comunale, di tecnico ci sarà poco o niente.
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