Six Towns, chieste condanne pesanti per i clan della Presila crotonese

CROTONE Tre ore di requisitoria per rievocare le accuse alle cosche che “governavano” tra San Giovanni in Fiore e la Presila crotonese. E, alla fine, richieste di pena per un totale di 259 anni. Il pm della Dda di Catanzaro Paolo Sirleo ha ribadito, davanti al Tribunale di Crotone il quadro accusa dell’inchiesta “Six Towns”, che ha messo nel mirino nell’ottobre 2016 le ‘ndrine della “locale” di Belvedere Spinello, attiva anche a Rho (in provincia di Milano), Rocca di Neto, Caccuri, Cerenzia, San Giovanni in Fiore e Castelsilano. La Procura antimafia ha invocato condanne pesanti per 16 dei 18 imputati e chiesto due assoluzioni.
La pena più dura, 30 anni di detenzione, è stata chiesta per Carlo Oliverio; quella più leggera – 4 anni e 4 mesi – per Benedetto Urso William (33, di San Giovanni in Fiore). Invocati 15 anni di reclusione per concorso esterno in associazione per Rosario Aiello, ex sostituto commissario della questura di Crotone, che – prima della requisitoria – ha rilasciato dichiarazioni spontanee nelle quali ha ribadito la propria convinzione di «non meritare questo processo», contestando le testimonianze dei pentiti che lo hanno dipinto come un agente infedele. Pentiti dei quali Sirleo ha ribadito l’attendibilità. La Dda ha chiesto, tra gli altri, 27 anni per Giovanni Spina Iaconis (34, di San Giovanni in Fiore); 18 anni ciascuno per Angelo Oliveri (55, di Scandale), Silvana Pagliaro (52, di Merate in provincia di Milano), Antonio Tursi (63, di Cirò Marina)e Francesco Salerno (55, natoa Crotonee residentea Rho). L’assoluzione è stata sollecitata per Pasquale Talarico (42, di San Giovanni in Fiore) e Martino Iona (55, di Belvedere Spinello).