di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME Una vera e propria discarica di amianto, a cielo aperto, a pochi passi dalla spiaggia e da quello che è uno dei luoghi di villeggiatura più frequentanti.
Siamo a Lamezia Terme, in località Ginepri e, tra gli alberi che costeggiano l’ampio tratto di spiaggia che si affaccia sul Golfo lametino, sono stati rinvenuti decine di scarti di materiale eternit a stretto contatto con l’ambiente e l’ecosistema circostante.
Una scoperta sconcertante quella fatta da alcuni attivisti proprio durante la Giornata regionale ecologica calabrese e che accende ancora una volta i riflettori su uno dei fattori di rischio più importanti per la salute dei cittadini.
L’esposizione all’amianto, infatti, è una delle principali cause del tumore ai polmoni. Difficile, al momento, capire da quanto tempo i resti di eternit siano stati abbandonati in quella zona. Le risposte, adesso, dovranno arrivare dalle istituzioni.
«Si fa presto a parlare di rispetto dell’ambiente ai cittadini ma poi – dice l’attivista Simona Ponzù Donato – ci si ritrova davanti a questi gravi scenari, pericolosi per l’ambiente ma soprattutto per la salute dei cittadini. Chiediamo risposte certe e in fretta».
Quello della tutela dell’ambiente è, evidentemente, un tema di fondamentale importanza e su cui si gioca il futuro della nostra regione. Proprio per questo il 21 luglio l’associazione “Costa Nostra” guidata da alcuni giovani insieme a Giuseppe Iemme, ha organizzato la Giornata Regionale Ecologica Calabrese che ha visto la partecipazione di numerose altre associazioni attive in gran parte del territorio.
Montagne di rifiuti abbandonati sulle spiagge calabresi o agli angoli delle strade di periferia: è una lunga ed estenuante battaglia per la civiltà quella combattuta, da tempo, con ogni mezzo o semplicemente rimboccandosi le maniche o anche attraverso tutte quelle strategie che consentano, nell’immediato, di tagliare sprechi e inquinamento. (redazione@corrierecal.it)
https://youtu.be/jQuozwtj1Vc
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