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«Un altro mondo». National Geographic racconta le meraviglie della Calabria

“Un’americana in Calabria” è un estasiato racconto della regione offerto dalla fotografa Frances Mayes, autrice del bestseller “Sotto il sole della Toscana”

Pubblicato il: 23/07/2019 – 11:23
«Un altro mondo». National Geographic racconta le meraviglie della Calabria

REGGIO CALABRIA «”Stupendo” dico almeno 20 volte in viaggio tra l’aeroporto di Reggio Calabria e Tropea. Mio marito Ed, invece, il panorama lo guarda solo di sfuggita: è al volante di una Fiat 500X che abbiamo noleggiato e le strade sono piene di buche. La Calabria è un altro mondo, ci aveva detto un amico toscano».
Inizia così il fotoracconto dell’americana Frances Mayes – autrice del bestseller “Sotto il sole della Toscana” – per National Geographic alla scoperta di una terra «poco nota all’estero» della quale, ciò che traspare fin da subito «è la sua bellezza fatta di lunghe spiagge bianche lambite da un mare di tutte le gradazioni possibili di blu». Un viaggio alla ricerca di un tesoro sommerso dalle sue contraddizioni, ricco di storia, cultura e dell’identità di alcune zone dove sembra che il tempo si sia in parte fermato.
Il racconto della fotoreporter parte da Tropea e taglia di netto la regione passando dalla costa tirrenica a quella ionica scandita dalle “bandiere blu” del Crotonese. Ma il reportage, a tutto tondo, nella terra dove il mare bacia i monti, parla anche della vegetazione, della buona cucina e delle tradizioni, oltre che della millenaria storia della regione che si alterna tra la narrazione dell’epoca Bizantina ancora viva in alcune zone, e la Magna Grecia impressa proprio nella città pitagorica e nel suo hinterland. La Calabria è anche garanzia di qualità di prodotti divenuti celebri in tutto il mondo, come il «Gravello Val di Neto, ottenuto da una miscela di gaglioppo» che l’estasiata visitatrice ha l’opportunità di assaggiare per la prima volta nella cornice di Praia.
Il viaggio continua poi a Monasterace, calcando i passi degli avi su quello che rimane del tempio dell’antica Kaulon – il cui mancato restauro ricorda solo uno dei tanti progetti di valorizzazione del territorio arenatisi nel corso degli anni – e continua per le spiagge bianche di Soverato, o per le coste di Riace, dalle quali vennero ripescati i celebri bronzi in un tempo ormai lontano. Queste sono solo alcune delle tappe raccontate nel fotoreportage che mira a far conoscere le bellezze ed i misteri di una terra che si perde tra leggende e miti, come quello di Scilla e Cariddi. E proprio sulle coste del Reggino, il viaggio si conclude restituendo a chi ha l’opportunità di vivere questa terra, seppur di passaggio, una storia che origina in un passato lontano, vive ancora nel presente e sogna di rinascere nel futuro.

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